Stambecco salvato in extremis, aveva inghiottito un rifiuto umano | Video

Stambecco che rischia di morire per un inconveniente tutt’altro che naturale, si salva per l’intervento dei vigili del fuoco

stambecco in montagna
Stambecco (Foto Unsplash)

L’episodio che è avvenuto domenica pomeriggio sulle montagne bellunesi racconta della passione e della prontezza con cui sono intervenuti i vigili del fuoco e il veterinario a difesa di uno splendido esemplare di stambecco in grave difficoltà. Ma anche della pressione antropica che l’ambiente montano subisce continuamente.

La presenza di villeggianti ed escursionisti di certo testimonia l’amore per la natura di molti, ma va a turbare delicati equilibri naturali e biologici. La presenza dell’uomo negli ambienti naturali determina un carico inquinante che si può misurare, così come  l’impatto delle attività agricole, delle infrastrutture di trasporto, delle aree costruite. Si è dunque un disturbo complessivo di origine umana delle aree naturali. E qui interviene la responsabilità collettiva e individuale.

Stambecco rischia di morire, messo in salvo dall’intervento dei vigili del fuoco

stambecco in montagna
Stambecco (Foto Unsplash)

L’episodio è semplice quanto indicativo. L’animale aveva ingoiato una scatoletta di tonno arrugginita e rischiava di morire soffocato. L’allarme è stato dato da un guardiaparco di Cortina d’Ampezzo e dai Carabinieri forestali che si sono imbattuti nello stambecco in difficoltà. Un elicottero dei vigili del fuoco è intervenuto trasportando un veterinario e una guardia provinciale nelle vicinanze del lago di Sorapis, a circa 2000 metri di quota sulle Dolomiti.

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L’animale è stato anestetizzato e successivamente liberato dalla scatoletta che gli ostruiva le vie respiratorie, impedendogli di respirare. Superato l’effetto dell’anestesia, lo stambecco si è ripreso e si è presto allontanato. Quindi un finale tutto sommato rassicurante. Tuttavia resta il dato evidente della fragilità degli ambienti montani. Anche una semplice scatoletta di metallo abbandonata incautamente può causare danni e pericoli per la fauna del posto.

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La responsabilità degli escursionisti è dunque evidente, la passione per la montagna si esprime anche nel rispetto dell’ambiente. E riportare con sé i rifiuti che si creano in una gita lo dimostra più di qualsiasi altra modalità. Si rischia non solo di sporcare e di inquinare gli ambienti naturali, ma di spezzare equilibri dal valore ecologico inestimabile e non più recuperabili.