Nocciolino di oliva o pellet: differenze, risparmio e quale è più ecologico

Oltre al pellet, nelle stufe si può utilizzare un altro combustibile: il nocciolino di oliva. Un’alternativa da scoprire

perché usare nocciolino di oliva
Nocciolino – Instagram – Ecoo.it

A seguito della guerra tra la Russia e l’Ucraina, l’Europa ha subìto dei forti aumenti per quanto riguarda la componente energetica. Non a caso in Italia sono stati registrati dei rincari incredibili sai per quanto riguarda l’elettricità sia per quanto riguarda il gas. Due elementi che hanno creato molti disagi.

Per questo motivo molte famiglie hanno deciso di scegliere alcune alternative per affrontare l’inverno. E tra le opzioni più scelte c’è – senza ombra di dubbio – l’acquisto e l’installazion di stufe a pellet. Ma anche questo ha registrato dei forti aumenti. Eppure esiste un’altra soluzione per sfruttare queste stufe senza spendere grosse cifre per la biomassa: il nocciolino di oliva.

Nocciolino d’oliva, la soluzione contro il caro riscaldamento

Il pellet è venduto in sacchi da 15 kg e il prezzo, in pochi mesi, è passato da 5 euro a oltre 15 euro. Il tripo che è diventato un costo davvero insostenibile per molte famiglie. Non si può dimenticare che molti utenti acquistano più confenzioni insieme. Ma per evitare spese folli senza rinunciare all’utilizzo della stufa c’è un’altra biomassa. Il nocciolino di oliva.

Infatti le stufe e le caldaie a pellet possono bruciare altri tipi di biomasse come il nocciolino di oliva. Ovvero il nocciolo delle olive essiccate e sminuzzato. Questo appartiene alla sansa vergine. Al contrario quello di sansa esausta è più idoneo alle caldaie industriali. Non a caso il nocciolino è uno scarto di lavorazione della spremitura delle olive, mentre quello di sansa vergine si ottiene tramite centrifugazione. Entrambi questi elementi sono – è bene sottolineare – naturali al 100%, e si possono usare senza rischiare di danneggiare la propria stufa a pellet.

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Il nocciolino ha dunque un forma granulosa e contiene pochissima umidità. Questo viene imbustato – come lo stesso pellet – e non subisce nessun danno visto che la conformazione è estremamente dura. Importante il potere calorifico di questo materiale sebbene i trovare dati ufficiali. Questo varia tra i 4,5 e il 6,5 KWh/kg. La variabile è il tasso di umidità. Pochissimi, invece i residui di cenere che sono circa il 4 %.