Pellet, arriva la proposta che tutti aspettavano: addio iva al 22%

La Manovra per il 2023 contiene sotto forma di emendamento una proposta che potrebbe rendere meno oneroso il riscaldamento per quelli che hanno scelto di utilizzare il pellet

prezzo pellet
Pellet (adobe – ecoo.it)

La crisi che si è scatenata dopo l’invasione da parte della Russia del territorio ucraino ha portato a una serie di fenomeni di instabilità sui mercati dell’energia e la conseguenza più macroscopica è stata un aumento del prezzo del gas che si è trasformato, a sua volta, in bollette molto più care. Ed è per questo motivo che tante famiglie hanno deciso di abbandonare la caldaia alimentata a gas e passare ad altre forme di riscaldamento come le stufe a pellet o a legna.

Ma, soprattutto a causa della speculazione, anche queste materie prime hanno subito decisi rincari nei prezzi. Ma arriva una buona notizia: l’IVA per il pellet potrebbe non essere più al 22%. Significa che per il consumatore finale il prezzo della biomassa da ardere potrebbe scendere sensibilmente. Questa la cifra proposta e che si trova ora nel maxi emendamento che il parlamento deve valutare.

Scegliere il pellet potrebbe tornare a convenire

Quando la crisi energetica si è abbattuta sulle famiglie italiane chi ha potuto ha affrontato la spesa e ha deciso di acquistare e di installare una stufa a legna o a pellet. Una scelta che, almeno nei primi periodi della crisi energetica è risultata vincente. Ma, a causa della speculazione e di alcune politiche dei Paesi produttori del pellet il prezzo a sacchetto è aumentato in maniera vertiginosa. Dentro il maxi emendamento presentato alla Legge di Bilancio per il 2023 c’è però un passaggio che potrebbe aiutare a superare meglio questo momento così difficile dal punto di vista dell’energia.

Nell’emendamento c’è, tra le altre modifiche presentate dalla maggioranza, un taglio dell’IVA al pellet nonché al calore che viene distribuito con i sistemi di teleriscaldamento. Nello specifico l’IVA per il pellet dovrebbe tornare al 10%, mentre quella per il calore da teleriscaldamento dovrebbe passare al 5%. Vale la pena ricordare, infatti, che se quella per il teleriscaldamento è un’imposta IVA che non è stata mai toccata, per il pellet invece nella Legge di Stabilità del 2015 fu deciso proprio di innalzare dal 10% al 22% l’IVA su questa biomassa da ardere.

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Per tutto il 2023, se l’emendamento dovesse passare così com’è, ci sarebbe quindi un abbassamento sostanziale dei prezzi del pellet. In più dovrebbe entrare in Manovra anche una detrazione IRPEF equivalente al 50% dell’IVA corrisposta da chi decide di acquistare una casa che si trova in fascia energetica A oppure B. Questa detrazione vale per gli immobili acquistati direttamente dalle imprese e, come per altri sgravi legati alla casa, verrà corrisposta in 10 rate.