La storia del cagnolino che si diverte a giocare con un oggetto sulle scale della metropolitana ha in breve tempo fatto il giro del mondo
L’utente di Instagram @manu_zura non si può dire che sia esattamente un influencer. Ha al suo attivo 4.500 follower. Tuttavia, negli scorsi giorni un suo video ha raggiunto e superato le 13 milioni di visualizzazioni. Un picco senza precedenti. E questo probabilmente grazie alla sensibilità di @manu_zura, che ha filmato una scena nella metropolitana di Bruxelles che ha fatto sorridere in molti. Un cagnolino che gioca per le scale.
E fin qui potrebbe sembrare nulla di speciale. Se non fosse che il cagnolino continua a giocare salendo e scendendo le scale alla rincorsa di un oggetto, che potrebbe essere una pallina, ignaro dell’atmosfera frenetica e grigia che gli si staglia attorno. La metropolitana nell’ora di punta per andare a lavorare. Ma a lui non importa
Il cagnolino continua a giocare ignaro di ciò che gli succede intorno
A parte il via vai di persone, alcune di fretta, altre con lo sguardo fisso sullo schermo, la metropolitana è di per sé un non luogo, nel senso di Augé. Un posto di passaggio, con poche e rare connotazioni identitarie, dove l’unica funzione è oltrepassarla il prima possibile, non soffermarsi. Mentre invece il cagnolino ha ribaltato la situazione. Molti passanti si sono fermati ad osservare l’attività ed il gioco del cane, in un luogo che sarebbe stato impensato, le scale della metropolitana. Alcuni di essi anche dimenticandosi della fretta e del rischio di perdere la metro.
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La magia del video e le visualizzazioni
Senza dubbio aver assistito alla scena del cagnolino che con ripetizione precisa sale e scende le scale della metro ha regalato un sorriso ai passanti. Egli, ignaro, è riuscito ad essere felice anche in un posto così grigio. E la conseguenza è stata che il video è diventato virale, con dei commenti anche eccessivi che richiamano contesti di illuminazione. Come in un libro di auto sostegno dove trovare attimi di felicità nella vita quotidiana. E purtroppo la pletora di interpretazioni e di antropocentrismo sul gioco del cane riesce a privare quell’immagine della sua spontaneità.
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