Caffè, prova queste alternative che danno energia e sono naturali

Il caffè è una delle bevande maggiormente consumate in Italia. Ma per avere energia da una bevanda ci sono alternative naturali

alternative al caffè
Caffè – Pixabay- Ecoo.it

Il caffè è considerata la bevanda migliore per iniziare la mattina. Merito delle capacità di svegliare la persona. Un vero toccasana energetico dal sapore inimitabile. Eppure nonostante la grande diffusione di questa non mancano i tanti falsi miti su questa. Infatti secondo molti il caffè è causa dell’ipertensione arteriosa. In realtà, questo, non solo è un effetto transitorio, ma protegge anche il cuore.

Addirittura non mancano le alternative come evidenziato da una ricerca del Kangbuk Samsung Hospital di Seoul che sottolinea come questo mantenga le arterie pulite, abbassando il rischio di malattie cardiache, ma anche il diabete di tip 2 grazie alla stimolazione della produzioen di insulina. Ma qualcuno potrebbe non gradire il caffè. Ma per fortuna esistono delle alternative naturali.

5 alternative naturali al caffè

Una prima alternativa arriva dalla Cina. Si tratta del tè verde matcha. Si tratta di un tè verde a base di teina e teanina. Il matcha, poi, è un forte stimolatore psicoattivo che riduce lo stress e, allo stesso tempo, aumenta la concrazione. Il sapore, poi, è  davvero inconfondibile: sa di mare. Inoltre questa bevanda è ricco di disintossicanti, e svolge azioi depurative e detossinanti. Un’alternativa è il caffè di cicoria. Ma a differenza del caffè è priva di caffeina. Questo è ricco di inulina e il sapore è molto simile al caffè.La preparazione poi avviene facilmente nella moka.

Anche la Yerba Mate si prepara dalle foglie di un tipo di agrifoglio sempreverde del cento America: Uruguay, Paraguay e sud Brasile. In appena 237 ml ci sono 78 mg di caffeina. Ovvero quanto si può trovare in una tazza di caffè media. Inoltre questa contiene riboflavina, tiamina, fosforo, ferro, calcio e vitamine C ed E. Il gusto è ottimo e affumicato. Ma per gustare questa bevanda serve la bombilla. Ovvero un contenitore in acciaio con una cannuccia filtrante. Molto diffusa e conosciuta poi la quarta alternativa: il ginseng. La medicina tradizionale cinese lo utilizza per la cura di molti mali. Si tratta di un preparato ricco di zuccheri e aromi sintentici: solo una minima parte è di ginseng. Meglio dunque comprare la polvere e prepararlo in casa.

L’ultima alternativa deriva da un frutto dell’Amazzonia: il guaranà. Un frutto che fa molta impressione perché assomiglia a un bulbo oculare. Ma anche il gusto è molto strano: se dolcificato ricorda le gomme da masticare. Questo continere caffeina, la teofillina e teobromina. Ovvero stimolanti del sistema nervoso centrale.