Vaiolo delle scimmie: cani e gatti sono in pericolo?

Preoccupazione sempre più crescente per il vaiolo delle scimmie. Con un ceppo simile al vaiolo, debellato in Italia negli anni ’80, chi è stato vaccinato per il vaiolo ha minori probabilità di contagio. Questo avviene tramite secrezioni nasali, eruzioni cutanee, saliva, lacrime o fluidi corporei.

I sintomi iniziali sono come un’influenza, dolori muscolari e febbre, in seguito si presentano eruzioni cutanee su corpo, viso e gonfiore ai linfonodi. La paura adesso si allarga anche agli animali e si cerca di capire se cani e gatti siano in pericolo.

Vaiolo delle scimmie: cani e gatti possono essere contagiati?

Gatto e cane (Foto Pexels)
Gatto e cane (Foto Pexels)

Dopo gli ultimi anni passati è normale che il timore di nuove malattie sia sempre più presente nelle persone. Per questo non fa stare tranquilli la notizia dei contagi da vaiolo delle scimmie. Preoccupazione che si sta spostando anche verso gli animali domestici, volendo sapere se siano al sicuro o no.

Nel Regno Unito, sono più di 100 le persone che sono state infettate e si sta cercando di capire se possa diffondersi anche agli animali. Molti di loro sono soggetti a rischio come i roditori. Il Governo inglese però ha dichiarato che al momento il rischio risulta basso, non essendoci stato alcun tipo di contagio.

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Il problema sarebbe un eventuale contagio poi “infinito” tra esseri umani e animali, entrando in un circolo di infezione. Le autorità sanitarie per questo, hanno espressamente raccomandato che roditori domestici siano spostati dalle case dove ci sono persone infette. Dovranno essere tenuti sotto osservazione per 21 giorni, monitorando eventuali sintomi.

Cani e gatti anche sono a rischio, per questo si consiglia di metterli in isolamento e non far interagire con loro la persona malata, che non dovrà neanche toccare il cibo che viene dato all’animale. Dovranno essere sottoposti a regolari controlli dal veterinario e assicurarsi che non ci sia la presenza di alcun sintomo.

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Fortunatamente per il momento non è stato segnalato alcun caso. La situazione viene però tenuta sotto controllo in tutto il mondo. In Italia probabilmente nei prossimi giorni, potrebbero essere rilasciate raccomandazioni che riguardano gli animali domestici, ricordando che molti di loro sono recettivi, potendo così contrarre l’infezione.