Può durare fino a 400 anni: la fortunata scoperta di una studentessa

La maggior parte delle scoperte avvengono per sbaglio. Soprattutto quelle rivoluzionarie. E questa, che può durare 400 anni, è solo l’ultima

scoperta causale batterie
Scienziata – Pixabay – Ecoo.it

Spesso, le grandi invenzioni o idee innovative nascono da eventi casuali o apparentemente insignificanti. Un famoso esempio di questo tipo è quello di Isaac Newton e la mela che, cadendo da un albero, lo ispirò a teorizzare la legge della gravità. Questo dimostra come sia possibile trasformare un evento casuale in un’opportunità per scoprire qualcosa di nuovo e importante. La grandezza di queste figure sta proprio nel loro talento nel cogliere l’opportunità che si presenta loro e trasformarla in qualcosa di significativo.

Ed è quello che è successo a una dottoranda che ha avuto la fortuna di creare una batteria ricaricabile molto duratura durante un semplice esperimento. Una batteria potrebbe durare fino a 400 anni. Ciò dimostra come sia possibile trovare soluzioni innovative anche in modo casuale, basta essere aperti e pronti a cogliere le opportunità che si presentano. Adesso vediamo come questa dottoranda è riuscita a creare una batteria così duratura.

Scoperta per caso, ora può cambiare il mondo

La dottoranda dell’Università della California, Irvine, Mya Le Thai, è riuscita a creare una batteria ricaricabile che potrebbe durare fino a 400 anni. Questa scoperta potrebbe avere un enorme impatto sulla durata dei dispositivi elettronici e sull’utilizzo delle batterie agli ioni di litio, che rappresentano una risorsa limitata. La cosa più sorprendente di questa scoperta è che è avvenuta per caso, durante un semplice esperimento.

Tutto è iniziato quando un gruppo di ricercatori stava sperimentando l’utilizzo di nanofili in batterie ricaricabili. Tuttavia, nel corso del tempo, si sono resi conto che questi fili, troppo sottili e fragili, si rompevano dopo poche ricariche. Ciò ha impedito loro di utilizzare i nanofili come previsto. Tuttavia, durante questi esperimenti, hanno scoperto che questi fili, nonostante si rompessero, riuscivano comunque a mantenere una capacità di carica elevata per un lungo periodo di tempo.

Ed è così che la dottoranda Mya Le Thai ha condotto un esperimento in cui ha rivestito i nanofili d’oro con anidride di manganese e un gel elettrolitico simile al plexiglas. Ha quindi iniziato a eseguire cicli di ricarica, cioè il processo di passare da una batteria scarica a una completamente carica. Gli esperimenti sono continuati per diverse settimane, durante le quali è riuscita a raggiungere 200.000 cicli in soli tre mesi. Ciò indica che queste batterie hanno una durata molto più lunga rispetto alle batterie convenzionali. Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per l’utilizzo di batterie ricaricabili in diversi dispositivi elettronici.

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La durata media dei cicli di una batteria di un dispositivo elettronico è di circa 300-500. Tuttavia, il risultato ottenuto da Mya Le Thai indica che è possibile realizzare batterie con una durata molto più lunga. Secondo Reginald Penner, presidente del dipartimento di chimica dell’Università della California, Irvine, questa scoperta potrebbe rappresentare un “grande passo avanti per la comunità“, poiché indica che c’è un modo semplice per stabilizzare i nanofili e ottenere batterie durevoli. Questa scoperta è importante non solo per le sue potenziali implicazioni, ma anche per il fatto che è avvenuta per caso, durante un semplice esperimento.