Luci di Natale, se non funzionano più occhio a dove gettarle

News luci di Natale dove gettarle: quando ne abbiamo di non più funzionanti bisogna evitare di compiere un grave sbaglio che riguarda il loro smaltimento.

Delle luci di Natale accese
Delle luci di Natale accese (Foto Canva)

In merito alle luci di Natale dove gettarle quando non ci servono più? Di anno in anno uno dei rischi che più finiamo con il correre con maggior frequenza è quello di trovare non più funzionanti una o più serie di quelle che avevamo riposto con la roba natalizia e con gli addobbi vari. Che brutta sorpresa quando collaudiamo la serie di luci bianche, quella rossa, quella multicolore, che dovrebbero servire per abbellire l’albero di Natale ed il presepe. Oppure che vorremmo mettere in esterno, sulle ringhiere di balconi e terrazzi, oppure in giardino.

Andiamo ad attaccarli alla presa della corrente ed ecco che qualcuna presenta fin troppe lucine spente. O addirittura può essere l’intera serie a non dare più segni di vita. Ed allora per le luci di Natale dove gettarle può essere assai utile da conoscere. Perché purtroppo non esiste alcun modo per riciclarle in casa, trovando un nuovo uso di destinazione.

Luci di Natale dove gettarle, è qui che si buttano quelle rotte

Delle luci di Natale accese
Delle luci di Natale accese (Foto Canva)

Questa cosa è spesso possibile con altro, ma nel caso delle luci di Natale dove gettarle è la sola cosa che possiamo apprendere in merito, quando non funzionano più. E sono in tanti che fanno un errore e le buttano via lì dove non dovrebbero andare. Purtroppo non c’è nessun contenitore della spazzatura, tra quelli che abbiamo in casa, che ci torna utile nel loro smaltimento.

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Né la plastica né l’indifferenziato né altro devono accogliere le luci di Natale rotte. Quest’ultime infatti sono dei rifiuti che rientrano all’interno della categoria RAEE (Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche). Per questo motivo quindi le luminarie andrebbero portare direttamente alla isola ecologica presente sul proprio Comune di residenza. Serve sempre un documento di riconoscimento in corso di validità per potersi avvalere di questo servizio che è del tutto gratuito. E che rappresenta l’unica soluzione possibile per non inquinare.