Fondatore marchio Patagonia dona l’attività per salvare il pianeta

Yvon Chouinard fondatore del noto marchio outdoor Patagonia, cede l’attività per salvare il pianeta ad un’organizzazione ambientalista

Fondatore Patagonia cede attività
Yvon Chouinard fondatore Patagonia (Foto Ecoo.it)

E’ notizia delle ultime ore quella che sta facendo il giro del mondo riscuotendo molto clamore. Il fondatore del noto marchio di abbigliamento outdoor Patagonia, Yvon Chouinard, ha preso la decisione di donare l’attività in favore dell’ambiente, tentando di salvare il pianeta che ospita il genere umano. In accordo con la famiglia ha ceduto il 100% delle sue quote a favore di un’organizzazione ambientalista e in un fondo d’investimento che tutela la natura.

Una decisione che non tutti avrebbero preso e di certo lascerà molti stupiti. La notizia viene rilasciata dal quotidiano New York Times e l’83enne statunitense fondatore del marchio rilascia una lettera che viene pubblicata sul sito web ufficiale di Patagonia. “La Terra è il nostro unico azionista” scrive Chouinard “non ho mai voluto essere un uomo d’affari“.

Cedute quote marchio Patagonia per salvare l’ambiente, a quanto ammonta il loro valore?

Cedute quote marchio Patagonia
Natura (Foto Adobe)

Una notizia che non passa di certo inosservata quella che vede l’83enne fondatore del marchio Patagonia, lo statunitense Yvon Chouinard in accordo con l’intera famiglia, cedere il 100% delle quote a favore di un’organizzazione ambientalista e un fondo d’investimento a favore della tutela della natura. Il valore stimato delle quote è di circa 3miliardi di dollari.

Il marchio fondato quasi 50 anni fa, è da sempre stato attento alla questione ambientale scegliendo materie prime attentamente e con una donazione dell’1% delle vendite ogni anno ad Ong ambientaliste. Certo è che la decisione viene presa in un periodo nel quale in molti pongono l’attenzione sulla questione ambientale e la crisi che il mondo sta vivendo, ma spesso le grandi aziende che si fanno avanti per discuterne sono le stesse imprese che hanno contribuito al risultato che oggi si vive. La decisone presa dal fondatore di Patagonia è un chiaro messaggio.

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In una lettera pubblicata sul sito web di Patagonia, l’uomo scrive che: “Non ho mai voluto essere un uomo d’affari. Ho iniziato come artigiano, realizzando attrezzature da arrampicata per me e i miei amici prima di passare all’abbigliamento”, spiegando che “speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non si risolva con pochi ricchi e un sacco di poveri, stiamo cedendo la massima quantità di denaro a persone che stanno lavorando attivamente per salvare questo pianeta”.

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La società continuerà ad essere operativa come società privata con lo scopo di profitto, ma la famiglia Chouinard non sarà più la proprietaria, trasferendo però il 2% delle azioni in un fondo che supervisionato dalla famiglia si accerterà che Patagonia continui ad operare nel pieno rispetto dell’ambiente, svolgendo le attività in modo socialmente responsabile e che ceda i profitti.