Sai cosa succede ogni volta che fumi una sigaretta?

In Italia quasi il 23% della popolazione fuma. Per molti è un piacevole vizio, per altri una vera e propria necessità. Basti pensare il mix perfetto di caffè e sigaretta per iniziare al meglio la giornata e espletare i propri bisogni. Il fumatore quando si avvicina a una bionda, il 90 %  delle volte lo fa per noi e no per necessità. Un modo per interrompere una giornata particolarmente noiosa o pesante. 

Eppure chi si accende una sigaretta è consapevole dei rischi a cui corre. E non lo sa per via dei tanti messaggi che compaiono sul pacchetto, ma perché i media quotidianamente ne parlano come responsabile di tante forme di cancro ma anche di problematiche patologiche e cardiocircolatorie e respiratorie. Il dato che non si dice però è un altro: ogni sigaretta riduce la vita di ben 11 minuti…

Le sigarette accorciano la vita

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Un posacenere ricolmo di sigarette (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

La sigaretta, secondo gli ultimi studi, è responsabile del cancro al polmone e alla vescica, ma anche di patologie cardiocircolatorie (infarto, ictus) e respiratorie. E nel maschio può causare anche disfunzione erettile e impotenza. 

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Per quanto si ritenga che la bionda causi solamente i tumori a polmoni e vescica, questa incide anche bocca, laringe, stomaco, fegato e pancreas. Quel che è certo, a seguito degli studi effettuati è che l’organo più sensibile al fumo è il polmone nel si depositano le sostanza presenti nelle sigarette. Sostanze che che danneggiano il DNA delle cellule avviando la trasformazione tumorale. In questo modo, numero alla mano, il rischio è più alto di circa 15 volte rispetto ai non fumatori. Di 20 volte per chi fuma più di un pacchetto al giorno. Affinché i polmoni si depurino dalle tossine dovute alle sigarette servono circa 10-15 anni.

Ma il fumo favorisce anche le malattie cardiocircolatorie ed è responsabile del circa 25% di queste malattie. La ricerca ha poi dimostrato come i fumatori hanno fino al doppio delle possibilità di ammalarsi rispetto a noi fumatori. Il fumo incide negativamente tramite due metodi: riduzione della quantità di ossigeno al cuore, aumentando la pressione sanguigna e il battito. Ma anche favorendo la vasocostrizione delle arterie che possono svilupparsi in placche e trombi delle arterie. Ovvero ictus e infarti. Chi smette di fumare ridurrà il rischio già in un anno, ma ne serviranno 20 per avvicinarsi alle condizioni di un non fumatore.

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Tra le malattie dell’apparato respiratorio compaiono broncopneumopatia cronico ostruttiva, bronchiti e polmoniti. Una problematica davvero fastidiosa che, anche dopo aver smesso di fumare lascerà dei segni tangibili. Nei giovani, poi, il fumo è anche causa di asma.

L’ex direttore di Libero Vittorio Feltri recentemente ha dichiarato che la cosa più dell’avere un rapporto sessuale è la sigaretta. Eppure l’uomo chi fuma è a rischio di alcune problematiche come impotenza e disfunzione erettile. Mentre per entrambi i sessi rimane il rischio di ridurre la fecondità. Secondo gli ultimi studi i fumatori avrebbero il 40 % di possibilità in meno di procreare.