In questo articolo vedremo come coltivare l’origano in vaso per avere sempre a nostra disposizione una delle piante aromatiche più usate in cucina. Ma la pianta di origano fresco può essere considerata anche un ottimo alleato per la nostra salute. Questo grazie a tutta una serie di proprietà e benefici che apporta al nostro organismo se lo consumiamo ai pasti o sotto forma di infuso oppure olio essenziale.
Le proprietà dell’origano selvatico – o coltivato in vaso – sono rinomate. Oltre ad essere fonte di sali minerali come calcio, magnesio, potassio, ferro, manganese e selenio, l’origano è ricco di vitamine K, A e C, oltre che di vitamine del gruppo B. Questa erba aromatica ha inoltre delle proprietà curative benefiche apprezzate anche in campo medico.
Grazie al timolo e al carvacrolo, due fenoli che hanno effetto battericida, è considerato un buon disinfettante e antibiotico naturale. Viene infatti usato per curare le infezioni delle vie respiratorie e urinarie. Spesso l’olio essenziale di origano viene utilizzato per preparare infusi contro la tosse o per alleviare il raffreddore. Ha inoltre proprietà antinfiammatorie e viene spesso usato per contrastare la gastrite.
Sono riconosciute anche le sue proprietà antiossidanti e anti invecchiamento grazie alla presenza di luteina, criptoxantina e zeaxantina che svolgono un’ottima azione di contrasto dei radicali liberi. L’origano, oltre a tutto ciò, possiede delle spiccate proprietà digestive, antidepressive e analgesiche. Ma in alcuni casi può avere anche delle controindicazioni. Per sapere tutto sull’origano non vi resta che sfogliare questa guida alla coltivazione dell’origano in vaso e diventerete dei veri esperti.
Coltivazione origano in vaso
Andiamo alla scoperta di tutti i segreti su come coltivare l’origano in vaso. Nelle pagine che seguono spiegheremo passo passo come piantare i semi di origano. Quando va cambiata la terra alla pianta di origano. E quale tipo di terriccio bisogna usare e il clima ideale per la sua coltivazione. E poi ancora quali sono i tipi che si trovano in Italia, quando si raccoglie l’origano, come conservarlo, e tanti altri consigli e curiosità su questa pianta profumatissima e ricca di proprietà benefiche.
Dove cresce l’origano?
Il clima ideale per la coltivazione dell’origano è quello mediterraneo. La pianta di origano ama il caldo e cresce bene in ambienti soleggiati e poco piovosi. Ama il sole diretto e può resistere senza problemi anche in caso di temperature elevate e siccità. Cresce anche fino ai 2000 metri slm e non teme il freddo, ma deve essere protetto dalle gelate prolungate che lo possono danneggiare fino a farlo morire. Vive particolarmente bene nelle zone vicino al mare.
Tipi di origano: le caratteristiche
Come riconoscere l’origano? La pianta ha in genere un portamento a fusto eretto che appare lungo, può essere di colore rossastro e tende a ramificare nella parte superiore. Le foglie ovali hanno il picciolo con apice acuto e dentellato. I fiori sono molto piccoli, che variano di colore dal bianco, al rosa, al viola al porpora. Inoltre esistono diversi tipi di origano che si possono coltivare. Questi sono:
Origano comune altrimenti detto origano selvatico (origanum vulgare) caratterizzato da fiori violacei, aroma molto intenso e sapore amaro. Si trova in tutta Italia.
Origano siciliano (origanum onites) conosciuto anche come origano greco, origano cretico e origano turco per la sua diffusione in Grecia e Turchia. È il maggiormente apprezzato per le sue proprietà officinali e medicinali.
Origano meridionale (origanum heracleoticum) dai fiori bianchi o rosa chiaro molto aromatici. È l’origano selvatico che si trova spontaneamente in natura. Molto diffuso in Calabria e in tutto il sud, ad esempio è molto famoso quello dell’Isola di Capri.
Origano maggiorana (origanum majorana) o maggiorana, conosciuta anche come persia, dai fiori color rosa o bianco. La maggiorana ha un profumo dolce e un sapore altrettanto piacevole che la differenzia dall’origano comune proprio per la sua maggiore delicatezza.
Terriccio e vaso
Per la coltivazione della pianta di origano in vaso va bene qualsiasi tipo di terriccio leggero. È importante che sia ben drenato in modo da evitare la presenza di ristagni idrici. Non ha bisogno di concimazione particolare se il terriccio è già ricco di materia organica. Il vaso per coltivare l’origano deve essere abbastanza grande. Dato che la pianta ha la tendenza a svilupparsi velocemente in orizzontale, grazie alle sue radici rizomatose. Il vaso deve essere almeno di 40 centimetri e possibilmente di terracotta. Il consiglio fondamentale è porre sotto al vaso uno strato drenante di un certo spessore. Si può usare indifferentemente ghiaia o argilla espansa.
Semina, rinvaso, propagazione
Si possono generare piante di origano da semi sia in inverno che in primavera. In inverno si fanno nascere le piantine in semenzaio, in primavera si può procedere direttamente già nell’orto, in campo o in vaso. Nel semenzaio si pongono i semi di origano su uno strato di torba e devono poi essere ricoperti di terriccio. Dopo circa dieci giorni nascono le piante e in marzo si possono porre a dimora in una zona soleggiata.
Semina dell’origano
La distanza tra le piante deve essere almeno di 30 centimetri. Se si semina in primavera si possono mettere i semi direttamente in terra fertilizzata e si può procedere ad annaffiare. Se nascono piante troppo vicine occorre diradarle e procedere a rinvaso in modo che ognuna possa crescere tranquillamente. I semi si possono comprare oppure recuperare dalla pianta già esistente, prelevandoli dai fiori appassiti e non raccolti alla fine dell’estate.
Rinvasare l’origano
In caso di acquisto di una piantina già nata, il rinvaso va fatto al più presto possibile scegliendo un vaso adatto alle dimensioni della pianta. Dopo aver delicatamente estratto la piantina dal vaso originario va posta nel vaso nuovo, già pieno di uno strato di argilla in fondo e di terra fresca. Riempite di terra anche gli spazi ai lati e innaffiatela subito. Se la terra tende ad abbassarsi aggiungetene fino a livellare la superficie del terriccio.
Dal momento che la pianta di origano è perenne, si consiglia, dopo l’inverno, di controllare la terra in cui vive. D’estate quindi, se la terra è particolarmente priva di nutrienti, potete eventualmente aggiungere dei fertilizzanti organici e biologici per favorirne la fioritura. I nutrienti specifici per l’origano si possono trovare nei vivai e nei negozi specializzati.
Propagazione origano
La propagazione dell’origano può avvenire per semina, come visto, oppure per talea dei rizomi radicali da piante madri adulte o per divisione dei cespi. Per dividere i cespi basta prendere un germoglio laterale da un cespo vecchio prelevando anche una parte di fusto e radici. I cespi nuovi così ottenuti possono essere trapiantati direttamente.
Esposizione del vaso
L’origano in vaso deve essere posto sotto al sole quanto più possibile. Come detto in precedenza ama il caldo e il sole diretto. Sopporta benissimo la siccità mentre non ama il gelo. Quindi in inverno basterà porre il vaso di origano in un luogo riparato, in serra, su un balcone riparato o in casa. L’importante è che stia vicino a una finestra e possa prendere adeguatamente la luce del sole.
Innaffiatura dell’origano
La pianta di origano non ama molta acqua. Non va quindi innaffiata con molta frequenza, la terra può restare tranquillamente asciutta per alcuni giorni senza danneggiare la pianta. Quando si annaffia, ad esempio una volta a settimana, occorre inoltre fare molta attenzione a non bagnare mai le foglie. Si consiglia di lasciare asciugare il terreno tra un’innaffiatura e l’altra.
Raccolta dell’origano
Quando si raccoglie l’origano? Dopo aver atteso pazientemente la nascita, la crescita e la propagazione della pianta di origano è bene sapere con esattezza quando raccogliere l’origano per preservarne tutto l’aroma. Ebbene, la raccolta dell’origano può essere realizzata durante tutto l’anno tranne in inverno. In particolare dalla primavera all’autunno non inoltrato. In estate si procede all’essiccazione. L’origano si raccoglie quando è fiorito. Può essere usato sia fresco che secco.
Come essiccare e conservare l’origano
Si procede usando sia le foglioline che si trovano in cima, che le sommità fiorite, ma prima che i bei fiori bianchi, rosa o malva, si aprano. Si consiglia di prenderle con una cesoia ben pulita al mattino presto, per conservarne meglio l’aroma. Dopo aver tagliato i rametti che ci servono, si possono fare dei mazzetti da lasciare seccare all’ombra. In genere si appendono a testa in giù. Una volta secco, l’origano può essere sbriciolato e conservato in barattoli di vetro.
Quanto dura l’origano?
La pianta dell’origano è perenne e va in fioritura un paio di volte all’anno. L’origano raccolto e seccato può essere conservato in barattoli di vetro ermetici e può durare anche fino a due anni.
Malattie dell’origano
L’origano teme la troppa umidità e il ristagno idrico. Va incontro quindi a muffe e marciume radicale, se troppo innaffiata. Non ama il gelo e d’inverno va riparata dal freddo intenso. È una specie rustica e abbastanza tenace, ma teme l’attacco degli afidi, delle cicaline e del ragnetto rosso, se lasciata in siccità. Per mantenerla in salute è bene eliminare le parti secche e tenere l’origano in vaso sempre pulito.
Erbe aromatiche in vaso
Quella d’origano è una pianta aromatica che è possibile coltivare in vaso come tante altre. Potete ad esempio creare un vero orto verticale in terrazzo con altre erbe aromatiche e officinali. Realizzerete così il vostro giardino con piantine di salvia, rosmarino, basilico, dragoncello, santoreggia, menta, maggiorana, erba cipollina e prezzemolo. Evitate però di mettere l’origano nello stesso vaso del timo, visto che potrebbero andare in conflitto ed entrare in competizione radicale.
Consigli pratici sugli usi dell’origano e curiosità
L’origano viene usato in cucina per condire moltissime pietanze, dalla pizza alle insalate, è ottimo abbinato a tutti i cibi e ha anche il vantaggio di renderli più digeribili. Ottimo è il pesce o la carne condita con origano, ma anche le verdure grigliate guadagnano sapore con un pizzico di origano e olio. Si consiglia l’uso a crudo perché le alte temperature possono andare ad azzerare la concentrazione di vitamine.
Ma il suo uso non si limita alla gastronomia. Infatti la pianta dell’origano può essere usata anche in erboristeria. Ad esempio è possibile preparare una tisana contro il raffreddore o in caso di infezioni delle vie urinarie. Si procede lasciando in infusione un cucchiaio di origano secco in una tazza di acqua bollente per 10 minuti. Si filtra e si beve ancora calda.
Per un’azione fortificante dei capelli basta frizionare sul cuoio capelluto poche gocce di olio essenziale di origano mischiato a un impacco per capelli naturali. Si lascia qualche minuto in posa e poi si risciacqua procedendo con un normale shampoo.
Pare che l’origano abbia anche un effetto afrodisiaco ed eccitante, oltre a essere un antidepressivo naturale. In effetti i suo aromi hanno azione sul cervello e favoriscono il buon umore. Aggiungerne un pizzico alle pietanze esalta e tonifica la mente.
Volete un rimedio fai da te per purificare la bocca? I gargarismi con origano sono utili per l’alito cattivo. Usate l’infuso o il decotto di fiori di origano per migliorare l’igiene orale.
In caso di naso chiuso da muco e per sciogliere il catarro alleviando la tosse si può usare l’origano per suffumigi da fare in casa.
In aromaterapia l’olio essenziale di origano è usato principalmente a scopo antidepressivo. Qualche goccia posta nel brucia essenze ha la capacità di stimolare il cervello verso pensieri positivi.
Infine, per tenere pulita la casa dagli insetti, l’origano è uno dei più usati rimedi naturali contro le formiche. Per una azione anti formiche efficace basta cospargerlo direttamente sui davanzali delle finestre, in prossimità delle porte o dei balconi della vostra casa.
Controindicazioni dell’origano
L’uso dell’origano è controindicato a chi soffre di reflusso gastro-esofageo, in caso di gastrite e ulcera peptica. Può dare problemi a chi soffre di dermatiti e per evitare reazioni sulla pelle dei neonati è da usare con moderazione durante l’allattamento. Ciò è dovuto, appunto, alla presenza dei fenoli. Per quanto riguarda l’interazione tra farmaci e origano, va detto che è da evitare l’uso con anticoagulanti orali. Ciò per la presenza di vitamina K, che notoriamente favorisce la coagulazione del sangue. Nel caso di consumo fresco si raccomanda di lavarlo con amuchina o altro disinfettante usato per la frutta e verdura.