Questa città italiana non ha un roseo futuro, la motivazione

Spoiler alert: se pensate che si tratti di Venezia, vi sbagliate. Un’altra città italiana e per altri motivi è a forte rischio 

Città italiana a rischio scomparsa
Italia – Adobe – Ecoo.it

Cambiamenti climatici, disastri naturali, esaurimento delle risorse sono alcune delle cause che potrebbero decretare la scomparsa di una città. Senza dimenticare poi che può essere il risultato di una combinazione di fattori naturali, economici, sociali e politici, e può richiedere un intervento tempestivo per evitare conseguenze disastrose per la popolazione e l’ambiente circostante. Ne sa qualcosa Venezia In particolare, l’innalzamento del livello del mare causato dal cambiamento climatico rappresenta una minaccia seria per la città.

Secondo gli esperti, il livello del mare potrebbe aumentare di oltre un metro entro la fine del secolo, il che potrebbe portare a inondazioni sempre più frequenti e devastanti. Inoltre, la città affronta problemi di subsidenza, ovvero un’ulteriore affondamento del suolo dovuto alla pressione degli edifici sulla terra e alla pompa di acqua sotterranea, che causa l’affondamento della città. Oltre ai problemi causati dall’acqua, la città di Venezia si trova anche in una zona ad alta attività sismica, il che rappresenta un ulteriore rischio per la stabilità dei suoi edifici. Infine, la città affronta anche problemi legati al turismo di massa, che causa danni ambientali e culturali alla città, compromettendo la sua capacità di adattarsi ai problemi causati dall’acqua e dalla subsidenza. Tutti questi fattori, combinati insieme, fanno sì che Venezia sia a rischio di scomparire. Ma questa non è l’unica città destinata a non avere un futuro sereno…

In Italia una città ha il destino segnato

Il rapporto pubblicato dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha preso in considerazione una serie di indicatori socio-demografici, geografici ed economici per descrivere le caratteristiche del territorio italiano. Tra i fattori considerati ci sono la dinamica demografica, la mortalità, la natalità, il mercato del lavoro, le caratteristiche del settore produttivo e il livello di istruzione. L’indagine ha esaminato dieci aree urbane di regioni con statuto ordinario (Milano, Napoli, Roma, Torino, Bologna, Venezia, Genova, Bari, Firenze e Reggio Calabria) e quattro città in regioni con statuto speciale (Cagliari, Catania, Messina e Palermo).

L’analisi condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica comprende anche uno studio sull’invecchiamento e la struttura per età delle diverse regioni d’Italia. Si è osservato come la popolazione anziana risulti maggiormente concentrata nella città di Roma, dove vi sono 177,5 individui di età superiore ai 65 anni ogni 100 bambini. Si evidenzia come tale indicatore sia in costante crescita negli ultimi anni, rispetto ai valori registrati nel 2011, i quali erano pari a 142,4.

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Nell’ambito dell’indagine condotta, è stata individuata Genova come la città con il maggior tasso di anziani rispetto ai giovani, con ben 269 individui over 65 ogni 100 individui in età giovanile. Purtroppo, la città ha registrato un decremento della popolazione, fenomeno che ha colpito in vario modo l’intero territorio nazionale. In particolare, Genova risulta tra le città del Centro-Nord che hanno subito le maggiori perdite demografiche, con una diminuzione del 4,3%.