Casa green, cos’è e come ottenere i bonus

Nella Manovra di cui si sta tentando di trovare finalmente la quadra prima della fine dell’anno è contenuto un emendamento che stanzia un rimborso dell’IVA per chi decide di acquistare una casa green. Ma che cos’è esattamente una casa green?

casa sconto iva
Casa green (foto adobe – ecoo.it)

All’interno della Legge di Bilancio in discussione in Parlamento sono stati introdotti diversi sostegni alle famiglie ed è stato anche introdotto un taglio all’IVA per quello che riguarda il prezzo del pellet. In più c’è adesso la possibilità di ricevere sotto forma di rimborso IRPEF il 50% dell’IVA derivante dall’acquisto, direttamente dalle imprese costruttrici, di case che si trovano in una classe energetica compresa tra A e B.

Si tratta quindi di una occasione per far ripartire il mercato delle costruzioni nel nostro Paese anche se si limita ad una tipologia specifica di immobili. Una scelta che però potrebbe avere ottime ricadute.

Quali case si possono avere con lo sconto

Il concetto di casa green è presente nella vita di tutti i giorni da qualche anno. Almeno dal 2005 quando fu introdotto il decreto legislativo numero 192 con cui veniva sancito l’obbligo a presentare un attestato di prestazione energetica per gli edifici. Si tratta ora di un documento essenziale in qualunque atto di compravendita. Le classi energetiche individuate sono 10 e vanno dalla categoria g per gli edifici in cui il risparmio energetico è minimo, fino alla categoria A4 in cui l’efficienza energetica è invece massima.

Le classi energetiche della lettera a che vanno da A1 a A4 sono quelle con le prestazioni migliori e sono dotate di sistemi di riscaldamento e raffrescamento tecnologicamente avanzati cui sono spesso affiancati l’installazione di sistemi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Per stabilire se una casa è davvero green non basta però che ci siano i pannelli solari sul tetto o la caldaia a condensazione, è infatti necessario che l’immobile sia progettato, o ristrutturato, in modo tale da ridurre al minimo la dispersione di calore e quindi la necessità di avere un riscaldamento o un raffrescamento.

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Per quelle imprese edili che già operano con costruzioni all’avanguardia si tratta di certo di un modo per far conoscere ad un pubblico più vasto, ha tirato anche dallo sgravio fiscale, sistemi di costruzione che potrebbero avere un impatto positivo su tutto il sistema paese: maggiore diventa il numero di case energeticamente efficienti minore diventa il dispendio energetico e minore a sua volta diventa la necessità di avere a disposizione gas per il riscaldamento o per produrre energia elettrica.