Boschi, passeggia restando al sicuro: cosa dovresti SEMPRE fare

Camminare nei boschi, fare trekking ed immergersi nella natura sono fra le attività più rilassanti e rigeneranti che si possano contemplare. Ci sono delle norme di sicurezza da rispettare.

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Tronco – foto da pixabay – ecoo.it

Fra le varie attività da poter svolgere durante il periodo estivo quella di camminare in un bosco ed immergersi nella natura sembra davvero la migliore scelta da fare per rifuggire il caldo insostenibile. Tuttavia, proprio a causa del cambiamento climatico, ci sono delle accortezze che è bene avere affinché la passeggiata intrapresa resti in tutto e per tutto una bella esperienza. Perché? Cosa c’entra il cambiamento climatico coi boschi?

E’ presto detto. La siccità dell’ultimo anno ha indebolito gravemente gli alberi che pertanto sono danneggiati, attaccati da parassiti e, in generale, più secchi. Questo è uno dei pericoli verso cui mostrare particolare attenzione: gli alberi secchi perdono facilmente i rami che cadono a terra rischiando di colpire i passanti. Evita di passeggiare fra gli alberi in caso di intemperie o forte vento, elementi che ne facilitano la caduta.

Boschi: come il cambiamento climatico li ha indeboliti

Oltre alle fronde e alle chiome degli alberi, presta attenzione anche a dove metti i piedi. Germania, Francia, Austria e Svizzera hanno già ampiamente parlato e provveduto a risolvere il problema delle zecche presenti nei loro boschi; ad oggi questi animali apparentemente innocui sono presenti in pianta stabile anche nelle foreste dell’Italia settentrionale, in Toscana e anche nel Lazio. Le zecche possono infatti trasmettere all’uomo malattie come la borreliosi di Lyme o l’encefalite da zecca.

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Processionarie – foto da pixabay – ecoo.it

In inverno le zecche sono solite trovare riparo dal freddo nel sottobosco, nascondendosi sotto il compost di terra e foglie reso umido da pioggia e basse temperature. Con il cambiamento climatico gli inverni non sono più così rigidi e neppure così piovosi pertanto questi parassiti hanno allungato il loro ciclo vitale all’intero anno e rappresentano un pericolo per l’uomo soprattutto in primavera ed estate quando i boschi sono fra i luoghi più refrigeranti.

Zecche e processionarie:  i temuti parassiti dei boschi

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Betulle – foto da pixabay – ecoo.it

Evita di indossare pantaloni corti. Altro pericolo è rappresentato dalle processionarie della quercia. Questo bruco peloso dal colore grigio bluastro si dispone in fila indiana sulle cortecce degli alberi e, se toccato, perde la propria peluria come meccanismo di difesa causando nel malcapitato perdita di coscienza, orticaria, edema, ipotensione e difficoltà respiratoria. Non toccate le processionarie.

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