“Non puoi parcheggiare lì!”: l’intervento della guardia costiera

Probabilmente la guardia costiera non si è mai trovata a dover gestire un recupero di un mezzo così strano a pochi metri dalla battigia

guardia costiera recupera auto mare
Guardia costiera (foto youtube SWNS – canva) – ecoo.it

Da uno degli account YouTube più attivi arriva un video che dura purtroppo meno di 30 secondi ma che sta facendo il giro della rete. Nel video si vede uno strano mezzo di trasporto che emerge lentamente dall’acqua con in primissimo piano alcuni rappresentanti della guardia costiera fermi probabilmente a pensare a quello che occorre fare dopo.

Protagonista indiscusso del video è proprio il mezzo di trasporto: una BMW decappottabile che qualcuno ha già ribattezzato nei commenti Serie Mare. Oltre a chiedersi cosa ci faccia una auto di lusso in mezzo al mare c’è anche da prendere in considerazione quello che può essere l’impatto ambientale dell’azione scellerata che ha portato qualcuno a liberarsi di questa autovettura in un modo tanto assurdo.

La guardia costiera e la BMW, storia di un recupero

La storia con al centro questa BMW decappottabile nera arriva dalla Cornovaglia. Il mezzo di trasporto è stato infatti individuato e poi raccolto dalla guardia costiera di Saint Agnes ma che cosa possa essere successo e perché questa autovettura si trovasse lungo la costa inglese rimane un piccolo mistero. Un mistero che sta provocando reazioni ilari sui social, con più di qualche utente che semplicemente sottolinea come c’è gente che farebbe di tutto per non pagare il biglietto del parchimetro. Per quello che riguarda gli occupanti, le testate locali inglesi fanno sapere che tutti sono al sicuro e che l’auto è stata poi sottoposta ad una operazione di recupero lenta e attenta utilizzando un carroattrezzi che si è avvicinato il più possibile all’acqua.

bmw recuperata col carro atrezzi dal mare
La BMW (foto youtube SWNS – canva) – ecoo.it

Quello che rimane evidente a prescindere dal motivo per cui l’auto si è trovata sul bagnasciuga e poi è stata sommersa dalla marea, è l’impatto ambientale che la situazione ha generato. Perché è chiaro che nel momento in cui l’acqua di mare ha iniziato a insinuarsi non tanto nell’abitacolo quanto nella zona motore e nello scarico della vettura si è poi portata via benzina, olio e tutta una serie di altre sostanze pericolose per l’ambiente marino.

Un pericolo per tutti

Quando dal fondale marino, a centinaia di metri di profondità, riemergono i relitti del passato molto spesso ci si concentra solo sul fascino del modo in cui la natura si è lentamente appropriata di strumenti altamente tecnologici. Ma, e il caso di questa BMW da oltre 100 mila euro ne è la dimostrazione, è anche importante soffermarsi un attimo su che cosa significa per l’ambiente marino trovarsi a dover sopravvivere a litri e litri di carburante, metalli e sostanze radioattive, plastica e altro che in realtà in mare non dovrebbe neanche esserci. Il recupero fatto dalla guardia costiera di questa autovettura dovrà ora essere eseguito da controlli per accertare l’identità del proprietario del mezzo e, si spera, comminare al proprietario stesso una multa salata che contempli il danno ambientale che la sua auto può aver provocato.