Per 17 giorni è da sola nella natura dopo essersi persa: l’incredibile storia di Amanda

Oggi parliamo di un fatto di cronaca che ha dell’incredibile. E’ Amanda la protagonista di un’escursione dai tratti paranormali, vediamo nel dettaglio cosa è successo.

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Foresta hawaiana – foto da internet – ecoo.it

Immagina di fare una bella gita nella natura immerso nel verde, fra gli alberi e i sentieri incontaminati. Il contatto con la natura rilassa e rinvigorisce al contempo le membra ormai avvezze al lavoro da ufficio. Ad un tratto succede però che i sentieri sembrano tutti uguali, l’uno sempre più simile all’altro e non riconosci più la strada per tornare sui tuoi passi. La vicenda che ripercorriamo risale al 2022, anno in cui Amanda Eller, insegnante di yoga, si perse nella foresta del Makawao, nelle Hawaii.

Amanda, 35 enne, si era diretta nella riserva per fare un’escursione all’insegna della natura e del trekking. Le ultime testimonianze riguardanti sue notizie sono state presentate dal fidanzato, che fu l’ultima persona a vederla prima di quella che sembrò a tutti gli effetti una tragedia assicurata.

Per 17 giorni resta sola nella natura: il miracolo di Amanda

Subito dopo la scomparsa, la famiglia di Amanda ha stanziato una ricompensa di 10.000 dollari per chiunque l’avesse ritrovata. Le ricerche aeree da parte della polizia locale sono partite prontamente ma dopo 10 giorni di Amanda ancora neppure l’ombra. Fra le prime ipotesi vagliate quella del rapimento sembrava la più plausibile. L’unica traccia lasciata dalla donna era la toyota bianca parcheggiata nel parcheggio della riserva con all’interno cellulare ed effetti personali.

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Amanda Eller – foto da internet – ecoo.it

Neppure le impronte lasciate dalla donna furono di aiuto nel condurre le ricerche, di fatto a causa del passaggio di altri animali, di vento e fenomeni meteorologici, le impronte di Amanda erano scomparse. Ricostruendo la vicenda Amanda potè raccontare di essere precipitata in un burrone durante la passeggiata, complice una distorsione al piede che le rendeva instabile l’andatura nelle insidiose foreste.

Come sopravvivere nella giungla: una testimonianza preziosa

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Amanda Eller – foto da internet -ecoo.it

Amanda si cibò per 16 giorni di bacche selvatiche, erbe e falene bevendo l’acqua delle cascate e delle sorgenti locali. Nella testimonianza lasciata tramite intervista al New York Times dopo il ritrovamento, ha affermato di essersi affidata ad una voce interiore che la poneva davanti al dilemma “vivere o morire“. Possiamo dire con un buon grado di certezza che l’istinto di sopravvivenza ha salvato Amanda, successivamente individuata da un elicottero.