Festival di Venezia 2022, premiato White Noise: avviso sull’apocalisse

Il Festival di Venezia 2022 ha premiato il film “White noise” di Noah Baumbach, nella sezione speciale dedicata ai valori dell’ecologia

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Locandina White noise (Facebook)

Anche il festival di Venezia si è aperto alla sensibilità green. Dal 2012 ha inserito tra i suoi premi il Green Drop Award, un premio speciale tra i film in presentazione ufficiale per l’opera che “meglio abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”. Quest’anno il premio è andato a Noah Baumbach, con il film “White Noise“.

A simboleggiare la goccia che può formare il mare, ed in piena tradizione veneziana, il trofeo è una goccia d’acqua soffiata dal maestro vetraio Simone Cenedese di Murano. Ogni anno il premio contiene un campione di terra che proviene da un Paese diverso. quest’anno “White noise” ha ricevuto il trofeo con la terra proveniente dal monte Ararat. La sostenibilità ambientale, e l’urgenza di cambiare le politiche ecologiche possono assumere differenti declinazioni narrative. Baumbach ha scelto quella catastrofica, un’avvisaglia esplicita sulla conseguenza possibile dei disastri climatici. Siamo certi che lo avrà fatto con stile, e non emulando i disaster movie da Blockbuster tanto in voga nel mercato mainstream statunitense.

White noise, il racconto di una catastrofe climatica

Il regista Noah Baumbach è all’apice della sua carriera. Il suo precedente film, “Storia di un matrimonio”, si è aggiudicato 6 candidature al premio Oscar ed una vincita. Ed in questo progetto, di stampo narrativo e di registro linguistico completamente differenti, replica Adam Driver come protagonista. Questa volta affiancato da Greta Gerwig, moglie del regista e regista apprezzata a sua volta, oltre che attrice. La storia si ispira all’0monimo romanzo best-seller, che ha conquistato anche il pubblico italiano.

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La narrazione si apre raccontando la storia di Jack Gladney e della sua famiglia. Il college americano in cui Jack insegna, è dominato da valori consumistici e superficiali, che hanno fatto la società americana una cultura conformista e di basso profilo. Mentre lui studia la storia Hitleriana. Una nube tossica di abbatte sulla città in cui Gladney e la sua famiglia vivono, e tutta la popolazione è costretta all’evacuazione dalle case e dal paese. La critica alla società americana si accompagna con la consapevolezza che questa degenerazione della collettività porterà inesorabilmente ad eventi apocalittici, di cui la nube tossica, oltre che esempio, è anche metafora.

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Il premio a “White noise” è stato assegnato per “aver saputo trattare il tema dell’apocalisse ambientale in maniera realistica e inquietante, con una satira capace di abbracciare vari aspetti della società contemporanea, dove il potere dei media e il consumismo generano una serie di psicosi che rischiano di alterare la percezione dei problemi”.