L’Uomo Albero: la storia incredibile del ragazzo che aveva rami al posto delle mani

Conosci la storia dell’Uomo Albero? Ecco l’incredibile vicenda di un ragazzo che aveva dei rami al posto delle mani. 

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Tatuaggio braccio (foto da Instagram) – Ecoo.it

Sono passati trent’anni ormai dall’uscita del film “Edward Mani di forbice” dove il ruolo da protagonista è ricoperto da Johnny Depp. Una pellicola che ha messo alla mercé di tutti la straordinaria capacità dell’attore nel vestire i panni di una creatura che non disponeva degli arti superiori, una mancanza che rendeva di fatto la vita di tutti i giorni veramente difficile.

A Edward è bastato comunque poco per rendere quel difetto una risorsa. Cosa c’entra questo riferimento cinematografico con quanto vi stiamo per svelare? Non è affatto difficile scoprirlo. Ecco infatti di cosa si tratta: hai mai sentito parlare dell‘uomo albero? La sua storia ha dell’incredibile.

Uomo Albero, la storia di chi non disponeva mani umane

Abul Bajandar è un ragazzo di 27 anni originario del Bangladesh. Ben presto il giovane si scopre essere affetto da una malattia ultra-rara che ha ricoperto mani e piedi di massicce escrescenze che ricordano quelle della corteccia di un albero, da qui l’appellativo. E’ durante l’adolescenza che compaiono le piccole verruche sulla pelle di mani e piedi fino a diventate imponenti. Vista la situazione ha deciso di  rivolgersi al medico del suo villaggio ma che di fatto ha compromesso la situazione già di per sé critica.

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uomo albero (foto da Instagram) – Ecoo.it

A gennaio del 2016, i chirurghi hanno controllato per bene il giovane sottoponendolo a diversi esami e capire quindi se era possibile procedere alla rimozione delle verruche. Dopo quasi un anno e 16 operazioni, il giovane ha raggiunto un importante traguardo, ossia ha rivisto le sue mani. Dovrà ancora sottoporsi a degli interventi ma è nulla rispetto a quanto fatto sinora.

Posso fare il padre

uomo albero recupera mani
Piedi uomo albero (foto da Instagram) – Ecoo.it

“Ora mi sento molto meglio”, sono queste le parole pronunciate dal ragazzo che si reputa fortunato per il risultato raggiunto, molto speranzoso verso il futuro. “Posso tenere in braccio mia figlia e giocare con lei. Non vedo l’ora di tornare a casa” le parole colme di gioia non lasciano dubbi. Non vi è cura definitiva per la sua malattia ma Bajandar spera di aver detto addio alle verruche una volta per tutte.