Tromba degli angeli: attenzione, è tossica per l’uomo

La tromba degli angeli, scientificamente denominata Brugmansia candida, si trova in commercio con il termine Datura. La tromba degli angeli è una pianta molto vistosa ed elegante. Di origine sudamericana questa particolare pianta presenta fiori pendenti a forma conica, dai colori tenui ma brillanti.

Questa pianta, che può raggiungere fino a 3 metri di altezza, si coltiva bene in vaso ma gradisce anche il terreno e il campo aperto. La sera, i suoi fiori a forma di tromba, emanano profumo e si chiudono su sè stessi per poi riaprirsi alle prime ore del sole del mattino. Per mantenerla in salute è bene sapere che questa pianta avendo origini sudamericane predilige zone soleggiate.

Attenzione: questa pianta è tossica per l’uomo

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Tromba degli angeli (Foto Pixabay)

Tenendo il terriccio sempre umido questa pianta fiorisce da primavera fino ad inizio autunno. L’irrigazione richiesta è abbondante ma l’umidità moderata. Non è quindi necessario nebulizzarne le piante, soprattutto se è coltivata in pieno campo. In piena estate e nelle giornate torride, la tromba degli angeli ha bisogno dell’acqua con irrigazioni profonde, al mattino e alla sera. In inverno questa pianta ama gli angoli freschi e soleggiati. E’ consigliabile effettuare il rinvaso ogni 2-3 anni. In primavera la tromba degli angeli ha bisogno di una buona concimazione equilibrata. In estate, la concimazione va associata all’apporto di una buona dose di potassio, che rinvigorisce l’apparato radicale.

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I suoi fiori che variano dal bianco, rosa, rossi o gialli, sono bellissimi ma hanno un difetto. Tutte le parti di questa pianta sono tossiche per l’uomo e velenose. Questa pianta infatti non è indicata per chi ha bambini o animali domestici che frequentano gli stessi ambienti di coltivazione.

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Inoltre, il profumo dei fiori può provocare prurito cutaneo, cefalea, nausea delle persone allergiche o più sensibili. Questa pianta è consigliata solo per chi ha un giardino molto grande o una casa con spazi dedicati alla collocazione delle piante per evitare in ogni modo l’esposizione dell’uomo alle polveri e alle sostanze nocive presenti su steli, rami, foglie e fiori.