Termosifoni, slittano di nuovo le date di accensione

Quest’anno si passa da una data ad un’altra molto rapidamente. L’accensione dei termosifoni nei vari comuni a causa del caldo sono slittati

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Termosifoni (Foto Pixabay)

Il caldo quest’anno da un certo punto di vista è inquietante, date le alte temperature fuori stagione. Dall’altro canto consente agli italiani di godere delle belle giornate e di risparmiare sui consumi. Infatti solitamente la data di accensione dei termosifoni era la fine di ottobre, più o meno spalmata su tutto lo stivale. Invece quest’anno l’inizio della stagione del riscaldamento artificiale è stata spostata in avanti. Sia per le temperature alte che per contrastare la crisi energetica e l’inquinamento, che preoccupano molto gli italiani e fanno crescere notevolmente le bollette.

I vari sindaci hanno autonomia comunale per spostare le date. Mentre la data minima e massima è stata stabilita per  legge, grazie alla sottoscrizione di Roberto Cingolani, il Ministro della Transizione Ecologica. L’italia è stata divisa in fasce in base alle temperature medie. Hanno già dato il via ai termosifoni le fasce più fredde ed alpine, dove non esiste limite per l’accensione. E finiranno l’8 dicembre le isole a sud della Sicilia.

Termosifoni, le decisioni dei vari sindaci

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Termosifoni (Foto Pixabay)

A Milano è stata ulteriormente posticipata la data per accendere i termosifoni. Dopo numerosi rinvii il sindaco Giuseppe Sala ha deciso il 3 novembre come data del via per i condomini. Mentre invece negli uffici comunali non potranno essere accesi i riscaldamenti prima del 7 novembre. Il 3 novembre è stata anche la data in cui il sindaco Stefano Lo Russo ha dato la possibilità di avviare i termosifoni. Con una limitazione. Fino al 30 novembre c’è una restrizione oraria di massimo 10 ore al giorno. Stessa data per Mantova, Brescia e Voghera.

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A Bologna dovrebbe essere confermata la data del 7 novembre, se non intervengono altri slittamenti. Con la limitazione delle 13 ore giornaliere e solo tra le ore 5 e le ore 23. Si attendono ordinanze per i sindaci del centro sud. Queste disposizioni non sono valide per le strutture sanitarie, ospedali, cliniche le RSA ed i centri per tossicodipendenza. In questi luoghi non ci sono limiti per l’accensione dei riscaldamenti, né di giorni, né di orari.