Stufa a pellet, costi troppo cari: cosa utilizzare per non gravare sul portafoglio

Il pellet negli ultimi mesi ha subìto fortissimi aumenti di prezzi. Ma ci sono delle soluzioni per usare la stufa senza svuotare il portafogli

alternative utilizzo pellet
Stufa a pellet – Adobe – Ecoo.it

Le stufe a pellet sono una valida alternativa alle tradizionali stufe a legna o a gas per riscaldare la propria abitazione. Funzionano bruciando pellet, ovvero piccole palline di legno compressato, che vengono alimentate in modo automatico in una camera di combustione.

Queste possono essere una buona scelta per chi cerca un sistema di riscaldamento efficiente, comodo e sostenibile. Tuttavia, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e fare una ricerca accurata prima di scegliere il modello giusto per la propria abitazione. Considerare fattori come la dimensione dello spazio da riscaldare, il costo del pellet nella tua zona, la facilità d’uso e la manutenzione richiesta. E proprio il costo, negli ultimi mesi è diventato un vero problema visto che i classici sacchi da 15 kg sono passati da 5 euro a 15 euro. Eppure, nonostante i prezzi, c’è un modo per risparmiare.

Come risparmiare con le stufe a pellet

Il costo del pellet è aumentato negli ultimi mesi, rendendo difficile per molte famiglie utilizzare la stufa a pellet come sistema di riscaldamento. In questo momento, quindi, è importante cercare alternative che permettano di risparmiare sulla bolletta del riscaldamento.

Non tutti sanno che alcuni modelli di stufe a pellet sono compatibili con altri materiali oltre al pellet, come ad esempio il cippatino di legno, il nocciolino di sansa, il mais essiccato, i gusci di frutta secca e i noccioli. Queste stufe sono dette “policombustibili” e possono funzionare con diversi tipi di combustibile. Utilizzare questi materiali alternativi potrebbe comportare un notevole risparmio rispetto all’utilizzo del pellet, il cui costo è aumentato notevolmente negli ultimi mesi.

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Ma quanto costano queste alternative?
  • il mais essiccato ha un costo di 20 euro al quintale;
  •  cippatino di legno costa, attualmente, circa 6 euro al quintale;
  • il nocciolino di sansa costa22 euro al quintale;
  • gusci di frutta secca e noccioli che costano 20-22 euro per ogni 100 Kg

Tuttavia, è importante fare attenzione, poiché non tutte le stufe a pellet sono policombustibili e non tutti i materiali alternativi sono adatti a essere bruciati in una stufa a pellet. Prima di utilizzare qualsiasi materiale alternativo, è quindi importante verificare che la stufa lo supporti e che sia sicuro utilizzarlo. Inoltre, è sempre consigliabile consultare il manuale d’uso della propria stufa o il produttore per ottenere informazioni specifiche sui materiali che possono essere utilizzati.