Spiaggia: queste cose non si possono fare per legge

Secondo le ultime indagini di mercato il 57%  degli italiani passerà le proprie vacanze al mare. Ecco tutte le leggi da sapere

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Spiaggia (Foto Adobe)

Una buona parte degli italiani si sta già godendo le proprie ferie. Altri invece partiranno nelle prossime settimane. Secondo le ultime indagini di mercato più della metà degli italiani andrà al mare. Le località sulle coste e le isole infatti si stanno attrezzando per ricevere al meglio i turisti per questo periodo. Ma oltre alle località anche gli stabilimenti, oramai da qualche mese, stanno lavorando a pieno regime affinché gli ospiti si possano godere delle vacanze da sogno.

Ma per passare dei momenti incredibili senza noie è opportuno rispettare le leggi previste. Solo conoscendo queste si eviteranno multe che trasformeranno le vacanze in incubi veri e propri. Ecco perciò un vademecum con tutti i divieti.

Spiagge, ecco come si rischiano le multe

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Spiaggia al tramonto (Foto Adobe)

L’interrogativo di molti è sempre lo stesso: cosa si può fare in spiaggia e cosa no. E’ bene ricordare che questo è uno spazio pubblico e, di conseguenza le porzioni di spiaggia e il lungomare vanno preservati. Proprio per questo esiste un codice comportamentale valido su tutte le coste italiane.

Sulla spiaggia è naturalmente permesso prendere il sole, fare il bagno ma anche fare jogging e attività fisica in mare. Ma non solo perché si può giocare con la sabbia e fare sport di squadra a debita distanza dalle persone. E’ anche permesso passare il proprio tempo con il cane, salvo divieti comunali o regole dello stabilimento. Altresì è permesso fumare negli spazi dedicati, consumare cibo e bevande portati da casa, e stare in topless (salvo divieti)

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Detto tutto quello che è permesso è opportuno analizzare tutto ciò che non si può fare, ricordando che i singoli Comuni e i gestori degli stabilimenti balneari possono stabilire discrezionalmente regole più severe alla normativa nazionale, purché motivate.

I singoli Comuni e i gestori degli stabilimenti balneari possono stabilire discrezionalmente regole più severe rispetto alla normativa nazionale (sempre se motivate). In ogni caso in spiaggia non si può mai pescare pesci, meduse, stelle marine e altri animali. Gli unici orari in cui si può pescare è la mattina presto o la sera, quando i lidi sono vuoti. Altresì è vietato raccogliere conchiglie e portarle a casa. Queste infatti fanno parte dell’ecosistema e prenderle e portarle a casa altererebbe l’ecosistema.

Tra i divieti poi ci sono l’ascoltare la musica ad alto volume e disturbare le altre persone. E’ poi vietato dormire in tenda o fare degli accampamenti. Ma non si può poi assolutamente lasciare il proprio ombrellone per ritrovarlo già montato il giorno dopo. In questo caso si rischierebbe una multa molto salata perché si occuperebbe suolo pubblico. Le spiagge, infatti, sono uno spazio demaniale e sono regolamentate dal Codice della Navigazione.

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In alcune località è anche vietato giocare con il pallone, bere alcolici o fumare. Ma in tutte le spiagge è sempre vietato accendere falò, prendere il sole nudi (salvo nelle spiagge nudiste o naturaliste) e praticare massaggi a pagamento. Questo infatti è assimilato alla terapia medica e farlo in modo errato potrebbe creare problemi ai bagnanti. Per non parlare del fatto che non ci sarebbero le condizioni igienico sanitarie adeguate. Infine è vietato l’acquisto di merce contraffatta o gettare i mozziconi di sigaretta.