Ricoeso, un progetto che trasforma rifiuti edilizi in arredo urbano

Viene chiamata riqualificazione urbana, ed è una locuzione che nel lessico del XXI secolo designa i progetti di recupero del patrimonio immobiliare delle città. E’ un concetto molto ampio, che può essere oggetto di molte interpretazioni, ma nella sua accezione più virtuosa rappresenta semplicemente il prendersi cura dell’ambiente che si abita con inventiva e creatività. Sempre più numerosi sono i progetti che mirano a trasformare scarti inerti in servizi per la collettività, coniugando necessità ed estetica.

L’abbellimento di un luogo non si ferma alla mera futilità dell’estetica. Ne consente a tutti gli effetti una qualità del vivere migliore. Ed è all’interno di questo perimetro di gioco che si inserisce il progetto di eco-design “Ricoeso“, una start-up che dai materiali di scarto delle imprese di costruzione e demolizione realizza arredi urbani, quali panchine, fontanelle etc. Questo lavoro accoglie pienamente il modello di economia circolare, dove i rifiuti non trovano il loro fine vita nelle discariche, ma vengono recuperati per diventare oggetti utili.

Ricoeso, un progetto di economia circolare a Roma

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Materiali edilizi (Foto Adobe)

Negli scorsi giorni i prodotti realizzati per costruire una città “circolare” sono stati presentati in occasione del “Il Festival del Verde e del Paesaggio”, manifestazione tenutasi a Roma. Ricoeso vanta la partecipazione di 4 partner: Logica 2000, Sol.Pre.A., Interprogetti e l’architetto Francesco Andreani, esperto di urbanistica ed edilizia privata. Con il lavoro congiunto di queste società si reperiscono materiali da costruzione e si trasformano in tutti i manufatti presenti nei luoghi pubblici.

Dalle panchine ai lampioni, dalle fontanelle ai portabici, dalle staccionate ai cestini, fino alle pavimentazioni e ai marciapiedi, ogni prodotto è ottenuto al 100% con materiali riciclati. Il socio fondatore di Ricoeso, Paolo Barberi, spiega che “I nostri manufatti per l’arredo della città e degli spazi aperti pubblici e privati presentano caratteristiche pari, se non superiori per qualità e prestazioni, agli stessi arredi prodotti con materie prime vergini frutto delle attività estrattive”.

Ogni anno gli scarti da attività di demolizione e costruzione costituiscono il 30% dei rifiuti totali. E di questi il 78% viene recuperato grazie ad iniziative di questo tipo. In caso contrario, i materiali pesanti andrebbero ad affollare ulteriormente le discariche già sature. Conclude Barberi: “Ricoeso nasce dalla volontà di contribuire in modo tangibile alla costruzione di città realmente sostenibili, dando l’opportunità ad amministrazioni pubbliche e a soggetti privati di poter di essere protagonisti dei processi di economia circolare, in grado di coniugare sostenibilità, estetica e una bassa impronta ambientale“.