Razzo cinese in caduta sulla Terra domani: luogo e orario

Una componenete di un raggio cinese potrebbe cadere sul suolo terrestre nei prossimi giorni. Quando è previsto l’evento

raggio cinese impatto terra
Razzo (Foto Pixabay)

La notizia è riportata dall’Ansa e da altri canali d’informazione internazionali. Non è la prima volta che accade. L’allarmismo collettivo è dietro l’angolo, tuttavia non è previsto un Armageddon. Gli esperimenti spaziali delle grandi potenze mondiali che hanno mezzi economici e tecnologici, hanno non raramente creato problemi all’ecosistema terrestre. Per non parlare dell’inquinamento e delle particelle rilasciate nell’aria. Tuttavia i Paesi ad alto reddito hanno spesso guardato allo spazio come una forma di conquista, quella che gli uomini dei secoli precedenti cercavano per mare.

Ora che tutto il globo è stato “scoperto” si guarda altrove, in cerca di nuove possibilità per espandersi. Ma non senza rischi e senza spese ingenti per tutta la collettività. Questo cinese è solo uno degli esempi, se ne potrebbero annoverare altri. Tuttavia la Cina viene considerata spesso come una potenza incontrollata, specie per la gara con gli Stati Uniti. Il razzo cinese preoccupa scienziati ed esperti in materia.

Razzo cinese, quando potrebbe verificarsi la caduta di componenti

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Razzo (Foto Pixabay)

Per il momento non si può stabilire con precisione dove accadrà, e le notizie riportano come privilegiata l’area dell’Oceano pacifico. Come già accaduto nel 2020 e nel 2021, anche quest’anno un componente del razzo cinese Lunga Terra è in caduta verso la Terra. La data prevista dovrebbe essere il 30 luglio. Tuttavia l’impatto potrebbe avere una variazione di 15 ore. Dati certi si potranno avere solo poche ore prima dell’arrivo sul pianeta. Le previsioni dicono che il componente non brucerà completamente nello spazio, da qui il rischio dell’impatto sulla Terra.

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Gli esperti del Cords dichiarano che “ci aspettiamo che un frammento dalla massa compresa fra 5 e 9 tonnellate raggiunga il suolo”. Inoltre, Luciano Anselmo, ricercatore presso l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” del Cnr (Isti-Cnr) ed esperto in dinamica spaziale, spiega all’Ansa: “Il 60-70% degli stadi centrali dei razzi lanciati nello spazio sono soggetti a rientro incontrollato, ma di solito si tratta di oggetti molto più piccoli. In questo caso invece si parla di circa 25 tonnellate, è l’oggetto più massiccio che può rientrare senza controllo”.

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Si vesrà cosa accadrà, di certo queste politiche spaziali senza responsabilità andrebbero regolamentate in maniera più efficace in tutto il Globo. A farne le spese alla fine è tutta la popolazione mondiale. Commenta Bill Nelson, amministratore della Nasa: “È fondamentale che la Cina e tutte le nazioni che viaggiano nello spazio, come anche le entità commerciali, agiscano in modo responsabile e trasparente per garantire la sicurezza, la stabilità e la sostenibilità a lungo termine delle attività nello spazio”. Ed è il minimo che ci si dovrebbe aspettare da Paesi con tali possibilità economiche.