Ragni, tutto quello che sai è vero? Non proprio, scopri le fake news

Le fake news sui ragni sono moltissime. Il motivo di queste hanno uno scopo, non propriamente etico. Sai qual è?

perché vengono usati i ragni per il clickbait
Ragno – Pixabay – Ecoo.it

I ragni sono un gruppo di animali appartenenti alla classe degli Aracnidi, che comprende circa 48.000 specie diverse. I ragni sono presenti in tutto il mondo e vivono in vari habitat, come la terra, l’acqua e persino l’aria. Sono caratterizzati dal corpo diviso in due parti, il cefalotorace e l’addome, e da otto zampe articolate.

I ragni sono predatori che si nutrono principalmente di insetti e altri piccoli animali, catturandoli con la loro tela o tramite attacchi diretti. Alcune specie di ragni possono essere velenose per gli esseri umani e gli animali domestici, ma la maggior parte di essi non rappresenta alcun pericolo per l’uomo. I ragni sono importanti per l’ecosistema in quanto aiutano a controllare la popolazione di insetti e altri piccoli animali.

Le fake news sui ragni

caratteristiche ragni
Ragno – Pixabay – Ecoo.it

Da tempi antichi si parla dei ragni, essi sono stati rappresentati per la prima volta circa 10mila anni fa e a causa della loro diffusione globale, sono stati ammirati e temuti da molte civiltà. Tuttavia, negli ultimi anni i ragni sono diventati soggetti di notizie sensazionalistiche, anche in Italia, dove la paura per il presunto “letale” ragno violino è tornata alla ribalta. Tuttavia, questa specie convive con noi da centinaia di anni, i morsi accertati sono poche unità e i casi con conseguenze gravi, come confermato dall’Associazione Italiana di Aracnologia, sono rarissimi.

Ragni, la paura alimentata dai giornali

perché ci sono fake news sui ragni
Ragno – Pixabay – Ecoo.it

Perché si diffonde tanto allarmismo sui ragni? La paura ancestrale di questi animali è spesso alimentata dai media locali che producono notizie sensazionalistiche per aumentare il click. Ciò porta a conseguenze ambientali negative, come l’uso eccessivo di pesticidi, la distruzione della biodiversità e la narrazione negativa che vede il ragno come un nemico da eliminare.

Uno studio recente condotto da circa 60 ricercatori ha esaminato la disinformazione globale sui ragni, analizzando circa 5000 notizie pubblicate tra il 2010 e il 2020. I risultati mostrano che quasi la metà delle notizie conteneva informazioni imprecise, con l’Inghilterra, dove le specie pericolose sono pochissime, come la produttrice delle news più sensazionalistiche, mentre l’Australia, il regno dei ragni pericolosi, era la fonte più affidabile. Inoltre, nel 43% dei casi, le notizie utilizzavano un linguaggio sensazionalistico perché non erano verificate da un esperto.

In realtà, il rischio di essere esposti a un ragno soprattutto in Europa è minimo e la probabilità di essere morsi è tra 10 e 100 su un milione di abitanti. Inoltre, la visione criminalizzata degli aracnidi andrebbe sfatata poiché questo grande gruppo di animali invertebrati contribuisce alla biodiversità, bonifica le colture dai parassiti e funge da bioindicatore della qualità ambientale. La cosa migliore da fare quando ci si trova di fronte a un ragno dovrebbe essere quella di essere gentili con lui, poiché rappresenta un tesoro naturale.