Se metti questa pianta all’ingresso di casa farai un figurone

Una pianta ben posizionata in casa, renderà l’ambiente più accogliente. Ma non sottovalutate l’ingresso, per il quale ce ne è una perfetta

pianta da mettere all'ingresso
Ingresso (Foto di Peter H da Pixabay)
Le piante, a prescindere dal luogo in cui le posizionate, possono diventare una vera e propria ricchezza della casa. Merito dei profumi e dei colori capaci di cambiare radicalmente il volto a qualsiasi zona della casa. Senza dimenticare il potere del verde di rilassare. Certo non è un lavoro da sottovalutare, perché prendersi cura di questa richiede tempo e, alle volte, denaro.

Non meno importante, poi, le credenze popolari come quelle su piante e arbusti capaci di portare fortuna. Tradizioni soprattutto di origine orientale come nel caso del Tronchetto della felicità che porterebbe effetti positivi in casa. Addirittura nel continente asiatico ogni casa ne avrebbe almeno una. Ma oltre a questa ce ne è una che, oltre a portare bene, è perfetta per l’ingresso di casa.

Pianta da ingresso portafortuna

pianta portafortuna per casa
Corno di cervo (Foto Instagram)

La pianta in questione è caratterizzata dal tronco intrecciato è la Pachira. Si tratta di uno degli arbusti più antichi al mondo: oltre 400 milioni di anni. Se volete una varietà estremamente ornamentale, da mettere fuori alla porta di casa dovete prendere la Platycerium alcicorne, meglio nota come Corna di cervo. Un nome particolare perché questa, che si può coltivare in vaso o appesa, assomiglia più alle corna dell’alce. Ma attenzione: è una pianta molto difficile da curare.

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Questa pianta, come tutte le felci, è di origine tropicale. In molti ritengono, sbagliando che visto che crescono rigogliose aggrappandosi ai tronchi o ai rami degli alberi siano piante parassite. Queste vivono e sopravvivono grazie all’umidità presente nell’aria ma anche di tutti quei detriti che riescono a prendere dalla natura. Un esempio? Quelli del vento.

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Le pianta ha due varietà di fronde. Una tipo con cui si aggrappa alla pianta ospite, mentre le seconde, quelle a forma di corna di alce, hanno una consistenza coriacea. Inoltre la superficie è coperta da una peluria biancastra. Una peluria che, durante la pulizia, non deve essere rimossa. In caso di accumulo di polvere è meglio soffiarci sopra così da evitare ogni possibile rischio. Come detto questa pianta richiede molte attenzioni per sopravvivere. Su tutti assicurarsi che il terreno non sia mai secco.