Postepay Green: perché questa carta è ecosostenibile

Postepay Green. Un prodotto di Poste Italiane nato per i giovani dai 10 ai 17 anni. Il colore verde che la identifica può essere un’operazione di marketing vincente sotto un doppio punto di vista: il colore dell’ambiente ed il colore della speranza; in sostanza, il colore del futuro che i giovani e giovanissimi vorrebbero di fronte a sé. Ed anche se stiamo parlando di un prodotto finanziario l’immagine con cui questa nuova Postepay si presenta non è un dettaglio.

Tanto più che è progettata con una tecnologia che deve tanto alle App, di cui i giovani fanno molto utilizzo e con grande scioltezza. Si possono fare acquisti con Apple Pay e Google Pay contactless o inquadrando il QR Code esposto nei negozi convenzionati. Un’altra caratteristica che rende la Postepay Green di forte appeal per i giovani è la possibilità di pagamenti peer to peer, cioè scambiando denaro tramite app con altre persone che posseggono lo stesso tipo di tecnologia. In questo modo i pagamenti avvengono in tempo reale, senza bisogno di bonifico bancario.

Postepay Green, cosa la rende “verde”

Postepay green perché speciale
Postepay green (Da Youtube)

La possibilità di scambiare denaro, entro certi limiti stabiliti dalla carta stessa, è per i possessori della Postepay Green un bel vantaggio. La Postepay è una ricaricabile non associata necessariamente ad un conto in banca. Di conseguenza i bonifici bancari e lo scambio di denaro è un po’ più difficile se la carta non è appoggiata ad altri canali di pagamento.

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Dato che è uno strumento pensato per i più giovani, il genitore può inserire dei limiti di spesa o di numero di transazioni. In ogni caso la ricarica della “paghetta” può essere automatizzata. La Postepay Green può essere richiesta in qualunque ufficio postale da un genitore/tutore. Non è necessaria la presenza del minore, ma serve la carta d’identità ed il codice fiscale.

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La Postepay per i giovani viene chiamata Green all’insegna della sostenibilità ambientale perché la carta fisica è progettata come materiale totalmente biodegradabile, composta all’82% da acido polilattico di origine biologica, quindi in linea con le tendenze “verdi” del mercato e del marketing.