Sempre più spesso davanti ai contenitori della raccolta differenziata prima di dividere i rifiuti c’è un attimo di indecisione e tentennamento. Specie quando ci si trova in vacanza. Infatti ogni comune ha delle regole a sé per la differenziata. Non tanto sulla destinazione d’uso dei vari prodotti, quanto piuttosto sulla suddivisione dei contenitori. La plastica, ad esempio, in alcuni luoghi è contenuta insieme all’alluminio, in altri è separata. Per essere sicuri è bene leggere i simboli e le istruzioni poste sui cassonetti stessi.
I simboli sono riconosciuti al livello internazionale, per rendere leggibili le regole sulla raccolta differenziata anche se non si conosce la lingua del luogo. Senza dubbio il modo migliore per riciclare la plastica trovargli una nuova vita, come ad esempio con il vuoto da restituire o da riempire nuovamente. Purtroppo questa pratica nelle nostre città non è ancora così diffusa e talvolta anche costosa. E’ un peccato, perché sarebbe un meccanismo coscienzioso e conveniente per entrambe le parti. E l’ambiente ringrazierebbe.
Plastica, cosa significano i simboli sui prodotti
Oltre ai simboli sui cassonetti anche i packaging dei prodotti sono diventati sempre più attenti all’ambiente. Spesso sono composti di plastica riciclabile, ed oltretutto, a ben vedere, ci sono simboli che danno suggerimenti su come riciclare il contenitore. Se la plastica è riciclabile può essere gettata nell’umido. In alternativa nel contenitore della plastica.
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I simboli che contraddistinguono la plastica destinata al rifiuto sono PET, L’HDPE, il PE, il PVC e il PP, PS e LDPE. Se sopra a queste sigle si trova un triangolo con il numero 07 vuol dire che il tipo di plastica che contiene il prodotto, il packaging, non è riciclabile nei contenitori della plastica. Di conseguenza va gettato nella raccolta indifferenziata del secco.
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Queste indicazioni sulle confezioni dei prodotti sono molto utili per effettuare una corretta raccolta differenziata. Generalmente sono stampati insieme alle informazioni nutrizionali del prodotto. E’ bene imparare a decifrarle. Non sono presenti solo per i contenitori della plastica, ma anche per alluminio, carta e vetro.