Adesso ci sono le prove: un piatto di pasta ti rende felice

Ti sei mai chiesto come mai quando mangi qualcosa di buono come un piatto di pasta sei subito più felice? Lo spiegano un gruppo di ricercatori milanesi

pasta felicità
piatto di pasta (pixabay)

Mangiare pasta ti rende felice. Lo hanno dimostrato i ricercatori del “Behavior & Brain Lab” dello IULM di Milano, che grazie alle tecniche neuro scientifiche e del brain tracking hanno messo in correlazione le emozioni  che scatena un semplice assaggio di pasta e, soprattutto, perché questa avvengano.

Dal punto di vista chimico la scoperta è stata sorprendente, ad agire sul nostro organismo è la presenza di un aminoacido, il triptofano, che attiva sostanze come dopamina, melatonina e serotonina. Quest’ultima è conosciuto come l’ormone della felicità poiché controlla l’umore a livello cerebrale.

La pasta ti rende felice, ecco spiegato perché

pasta rende felici
piatto di pasta (pixabay)

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Nel corso della ricerca sono stati studiati ed analizzati quattro parametri, quali il memorization index, emotional index, engagement index e l’ happiness index, ovvero indicatori che misurano memoria, emozioni e felicità. Lo studio ha coinvolto ben quaranta persone tra i 25 e 55 anni di età, i risultati hanno dimostrato che esiste una relazione tra il mangiare un piatto di pasta e l’essere felici.

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I dati raccolti hanno evidenziato che mangiare pasta provoca uno stato emotivo positivo con risultati uguali o superiori ad attività ritenute piacevoli dai soggetti coinvolte, come ascoltare musica, ricordare un momento felice o guardare un incontro sportivo. Quando nel nostro organismo vengono introdotte le sostanze presenti nella comune pasta, vengono stimolate ed attivate tutta una serie di reazioni che ci portano a sentire emozioni piacevoli e soprattutto persistenti nel tempo, anche dopo aver finito di mangiare. 

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I carboidrati sono delle molecole fatte di zucchero, il precursore delle sensazioni di benessere. Ciò che avviene è legato anche all’intestino, caratterizzato dalla presenza di particolari ricettori che hanno una memoria riguardo l’assunzione di zucchero. Ogniqualvolta mangiamo carboidrati, e quindi zuccheri, il nostro corpo lo ricorda e inizia a inviare stimoli al cervello che inizia a produce endorfine, trasmettendo in chi mangia una sensazione di benessere. 

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Ovviamente non bisogna esagerare pensando che la pasta risolva tutti i nostri problemi legati alla tristezza. Atteniamoci ad una dieta sana ed equilibrata, che prevede di norma una porzione di pasta di circa 80 grammi. Se si decide di mangiare la pasta anche a cena meglio scegliere una integrale, più digeribile e ricca di fibre.