Pellet, occhio alle truffe in vista di settembre: cosa succede

La crisi energetica, con i conseguenti aumenti in bolletta, ha causato un incremento degli acquisti di pellet, soprattutto in vista dell’imminente stagione fredda: attenzione alle truffe che si stanno verificando

Truffa pellet
Pellet (Pixabay)

L’attuale crisi energetica preoccupa la popolazione per i futuri costi in bolletta, di cui si possono già quantificare i dispendiosi aumenti. Il timore è tale da aver già permesso di registrate un incredibile incremento di acquisti relativi a metodi alternativi di riscaldamento rispetto al gas, attualmente possibile oggetti di restrizioni e spropositati costi. Anche il prezzo del pellet è aumentato in modo direttamente proporzionale alla richiesta, e per tale ragione sono molte le persone che ricorrono al celere acquisto al fine di evitare ulteriori costi aggiuntivi.

Una scelta, quello del suddetto combustibile, che permette non solo un risparmio in bolletta, ma rappresenta un’opzione più consapevole anche per l’ambiente. Alcuni produttori, consci del mercato fiorente che in questo caratterizza la rivendita del pellet, stanno tuttavia adottando delle strategie che sfociano nella frode. Sono numerose le truffe che attualmente si registrano sul territorio, come dimostrano gli ultimi dati emessi dalla Guardia di Finanza. Esiste un metodo per evitare i raggiri che si stanno susseguendo per verificare effettivamente gli estremi di acquisto.

Pellet, truffe: come evitarle

Truffa pellet
Pellet (Pixabay)

La crisi climatica e la crisi energetica creano insieme una vera e propria emergenza, dagli sviluppi ancora imprecisi ma preoccupanti. Un tema che viene quotidianamente affrontato anche dalla politica in cerca di soluzioni, come la riduzione dei consumi prevista per l’inverno. Ed è proprio in previsione di questa eventualità, insieme all’accertato aumento dei costi in bolletta, che renderà sempre più difficile la possibilità di riscaldare la casa per molte famiglie, che si inserisce un fenomeno già in atto. Si tratta dell’incremento degli acquisti di pellet, combustibile ricavato dal legno vergine, che permette una serie di vantaggi, tutti in linea con le esigenze del periodo storico.

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Rappresenta infatti una scelta ecologica, in quanto non strettamente correlata all’abbattimento di alberi. È infatti producibile attraverso materiale di scarto ed è economico, in quanto i costi relativi all’acquisto sono nettamente inferiori ai consumi di gas. Inoltre presenta anche un ridotto impatto ambientale, per un’opzione più consapevole anche in salvaguardia della Terra. Questa la prerogativa che viene annullata nelle ultime truffe avvenute sul territorio italiano, come evidenziato dai dati della Guardia di Finanza. Sono oltre 5mila le tonnellate di pellet da riscaldamento sequestrato a causa di contraffazione, 47 gli impianti industriali coinvolti nell’inchiesta.

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Il combustibile era destinato ad una produzione illegale, rivenduto con marchi di certificazione falsi e scarsa qualità per conformità ambientale. Quest’ultima è imprescindibile nella scelta di acquisto del pellet, con una verifica che deve avvenire prima di tutto attraverso le certificazioni di qualità, come ENplus®. Questo l’unico modo per garantire una corretta combustione, poiché l’analisi del codice identificativo e delle informazioni aziendali si rivelano l’unico modo per verificare l’effettiva conformità del prodotto.