La correlazione tra gli insetti e il clima è assodata e ci consente di valutare la situazione climatica con l’analisi del loro comportamento: uno studio ci spiega tutto
La climatologia è una scienza che analizza clima ed eventi atmosferici che si manifestano in una specifica zona. Si prendono in esame gli elementi e i fattori specifici, per poi classificare e organizzare le tipologie dei climi esistenti nelle varie aree geografiche in determinati intervalli temporali. Per completezza è essenziale tenere in considerazione anche la meteorologia e la geofisica, in modo da vagliare quello che è il tempo meteorologico di una giornata, le cui condizioni sono percepibili con i cinque sensi, mentre il clima riassume le situazioni atmosferiche relativamente ad un arco temporale molto più lungo.
Protagonista negli ultimi anni, il clima si è inserito a pieno nelle discussioni e nelle pianificazioni governative, aprendo importanti capitoli dedicati alla preoccupazione ambientalista di molti. L’influenza che hanno le condizioni meteo sulle attività umane ci obbliga a monitorare costantemente la situazione che si profila nelle differenti regioni del mondo. Determinante e fondamentale per molte delle attività economiche, degli stili di vita, dell’alimentazione, diventa imprescindibile riuscire ad averne una quanto mai dettagliata e approfondita conoscenza. Gli elementi che lo compongono possono essere misurati come la temperatura, le precipitazioni o la pressione atmosferica.
Le sentinelle climatiche
Per studiare e analizzare il clima, dunque, si prendono in considerazione più fattori ed elementi che possano fornire indicazioni rispetto ai cambiamenti e alle alterazioni. Dei veri e propri indici ecologici sono rappresentati dagli insetti, spie organiche dei mutamenti che avvengono negli habitat naturali. La loro distribuzione negli ecosistemi e i loro spostamenti repentini sono indicatori della tendenza climatica in atto. Le influenze del clima sui comportamenti delle comunità biologiche sono indubbi e quindi lo studio accurato delle loro dinamiche rivela molto delle condizioni climatiche presenti nell’area interessata.
Probabilmente gli invertebrati risultano essere più sensibili alle variazioni ambientali assumendo un ruolo di sistemi di allerta precoce e fondamentale. Questi organismi, pur essendo molto piccoli, sono straordinariamente abili ad adattarsi anche ad ambienti estremi e sono diventati molto specializzati nelle strategie di sopravvivenza, avendo un bagaglio costruito nei millenni di permanenza sulla Terra. Da qui la loro peculiarità rilevata dagli studiosi nel dare segnali importanti sulle alterazioni climatiche. Ma, a differenza degli altri organismi come i mammiferi e gli uccelli, gli insetti subiscono l’influenza dei mutamenti improvvisi e repentini, modificando le loro prestazioni.
Lo studio
L’Università di Malta con i suoi ricercatori ha messo in piedi un progetto denominato Paleosim che mira a verificare questa iterazione. Gli habitat al centro dello studio sono quelli delle isole degli arcipelaghi siciliani e maltesi. Teatro della ricerca le Eolie, le Egadi, le Pelagie e Ustica al fine di monitorare le condizioni degli ecosistemi isolani. Sotto la lente degli esperti i parametri ambientali come temperatura, pioggia o velocità del vento, per costruire un modello climatico regionale da porre come base di riferimento alla comprensione delle trasformazioni su scala planetaria.