Etichettatura ambientale degli imballaggi: cosa cambierà da dicembre

Gli imballaggi, altresì chiamati packaging, sono componenti di confezionamento del prodotto che i supermercati devono adottare a norma di legge. Per tutelare l’integrità dell’alimento non è raro scartare vari strati di plastica prima di arrivare al cibo. E la tutela del consumatore è al primo posto. Ma si deve tener conto delle ripercussioni che tutto questo utilizzo di plastica ha per l’ambiente. La produzione di scarti da supermercato, tra cartone e plastica, conta quintali per ogni singolo punto vendita. E la crisi dei rifiuti non può permettersi di sostenerli. La raccolta differenziata può dare una mano, se effettuata correttamente in tutte le fasi della filiera. Dalla differenziazione allo smaltimento.

Non tutti sanno che ad esempio alcuni contenitori devono essere divisi manualmente a seconda delle componenti plastiche, metalliche o di cartone. E questo, oltre che un onere per il cittadino, deve prerogativamente essere preceduto da adeguata informazione. Le campagne per la raccolta differenziata sono più o meno efficaci a seconda dei comuni di appartenenza. A dicembre arriverà una legge nazionale che costringerà i produttori ad indicare in etichetta la corretta differenziazione degli imballaggi.

Imballaggi, le linee guida del MITE

imballaggi etichette
Imballaggi (MITE)

Il corretto smaltimento dei rifiuti, anche per i cittadini più attenti, genera non pochi dubbi quando ci si trova a differenziare. E non sono rari gli errori. Data la tendenza a sensibilizzare le industrie alimentari ad un packaging più sostenibile, da dicembre saranno obbligatorie le istruzioni in etichetta per il riciclo corretto dei materiali.

In sostanza, affianco alle componenti nutrizionali di un prodotto, si troveranno linee guida su come separare manualmente gli imballaggi e in quale contenitore della raccolta differenziata destinarli. La legge che entrerà in vigore probabilmente sarà attiva a pieno regime dall’inizio del 2023.

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I suggerimenti alle aziende di produzione degli alimenti sono di inserire anche con ausilio grafico del prodotto, tutte le componenti dell’imballaggio di ogni singolo alimento, specificandone anche il nome corretto (ad esempio plastica PET, PAP etc.). Ad ognuna di esse è associata la corretta destinazione come rifiuto. Inoltre sono consigliabili suggerimenti per una raccolta differenziata di qualità. Ovvero se il contenitore deve essere schiacciato, sciacquato o separato manualmente.

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Per separazione manuale si intende tutte quelle operazioni che si possono fare solo con l’ausilio delle mani, come ad esempio svitare un tappo di metallo e separarlo dal contenitore di vetro. Le aziende di produzione possono anche far ricorso a canali digitali per adempiere a questo obbligo. Ad esempio attraverso il QR Code. Il primo passo è fatto. Ora la mano passa ai cittadini che dovranno leggere e seguire le istruzioni inserite. E non ci saranno più scusanti.