Giappone, venerano una sirena: dopo anni scoperta la verità

Da molti secoli, in Giappone, si venera una sirena. Ma ora, scoperta nel XVIII secolo, è stata svelata la verità su questa

verità sirena giapponese
Sirena giapponese – Instagram- Ecoo.it

Le sirene sono creature mitologiche presenti in diverse tradizioni, come quella greca e quella romana. Nella mitologia greca, le sirene erano esseri femminili dall’aspetto umanoide e dalla voce melodiosa, in grado di attirare i marinai con il loro canto per poi ucciderli. Nella tradizione romana, invece, le sirene erano creature marine con il busto di donna e la coda di pesce, capaci di influenzare il mare e il vento con la loro magia.

Altre culture, come quella nordica, rappresentavano le sirene come creature metà umane e metà uccelli. In generale, le sirene erano considerate creature affascinanti e pericolose, in grado di sedurre gli uomini e trascinarli verso la morte o verso luoghi remoti e misteriosi. E addirittura nella prefettura di Okayama, in Giappone, è stata rinvenuta una strana “mummia” all’interno di una scatola conservata nel tempio di Enjuin ad Asaguchi. Secondo quanto riportato da Unseen Japan, la nota rinvenuta insieme all’oggetto indicava che si trattava di una “sirena catturata in una rete al largo di Tosa” durante l’era Genbun, ovvero tra il 1736 e il 1741 d.C. Ma è davvero una sirena?

Sirena di  Enjuin, scoperto che cos’è

Nonostante non somigliasse ad una sirena, la sua vera identità è stata oggetto di dibattito per molti anni. Il capo sacerdote del tempio ha espresso questa speranza al notiziario giapponese The Asahi Shimbun, prima che la creatura venisse studiata: “Spero che la ricerca possa fornire documenti scientific) che rimarranno per le generazioni future“. Il gruppo di ricerca ha utilizzato osservazioni di superficie, raggi X, scansioni TC, datazione al radiocarbonio e analisi del DNA per scoprire la verità sulla creatura in questione. Nel loro rapporto finale, il team ha rivelato che la creatura era, almeno in parte, costituita da animali.

Una sezione inferiore consisteva di una complessa rete di “pinne dorsali, anali e pelviche, unitamente alle ossa di supporto delle pinne e al sistema scheletrico caudale“. Per le braccia, le spalle, il collo e le guance, invece, era stata impiegata la pelle di pesce palla. I capelli, invece, provenivano da un mammifero, mentre le unghie erano fatte di cheratina animale. Nella parte superiore del corpo, il team ha individuato l‘utilizzo di carta, stoffa, cotone e una sostanza simile al gesso come imbottitura. Ricerche precedenti hanno analizzato creature simili, inclusa una “sirena” che si è rivelata essere un pesce unito a un torso in filo e legno, cui sono stati aggiunti capelli umani per un tocco finale.

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Forse la più famosa bufala sulla sirena è stata la cosiddetta “Sirena delle Fiji“, presentata in una mostra dallo showman, sindaco e comico americano PT Barnum. Nella pubblicità per l’evento, Barnum utilizzava illustrazioni tipiche di sirene, raffigurate come affascinanti creature metà donne e metà pesci. Tuttavia, quando gli scommettitori giungevano sul posto, si trovavano di fronte solamente la metà superiore di una scimmia, cucita alla metà inferiore di un pesce. La “sirena” scimmia-pesce era probabilmente stata creata per scherzo da un pescatore giapponese. Quest’ultimo aveva raccontato che la creatura aveva profetizzato che la sterilità avrebbe distrutto l’isola, e che l’unica cura era possedere una foto della sirena. Per questo motivo, il pescatore offrì volentieri la sua “sirena” alle persone, naturalmente dietro pagamento di una piccola tassa.