Galline in giardino: quando si possono tenere per norma

La mattina ha l’oro in bocca. Lo sanno bene i galli che, nelle campagne, al sorgere del cantano salutando il sole che sorge. Certo un saluto molto rilegato alle campagna ma chi non sognerebbe di avere questa sveglia? Difficilmente però in città si può pensare di avere di allevare questi simpaticissimi animali in città.

Non è così impossibile avviare un piccolo allevamento domestico e gustarsi la mattina presto un uovo freschissimo sbattuto con lo zucchero o cucinare un ottimo pollo con le patate? Nulla lo vieta. Basta solo rispettare le regole giuridiche e i principi di buona convenienza così da creare un piccolo pollaio domestico.

Galline in giardino, cosa prevede la normativa

Galline come averle in casa permessi e regole
Galline (Foto Pixabay)
La premessa è d’obbligo: si può costruire un proprio pollaio salvo specifici divieti da parte del comune di riferimento. In questo modo si potranno risparmiare tempo e denaro nel caso in cui ci dovessero dei divieti. Infatti non esiste nessuna normativa nazionale e ogni comune può applicare le proprie regole e leggi. Esistono variazioni dovute soprattutto alla condizione territoriale e lasciano libertà a quelli che, come magari i grandi centri urbani, non hanno grandi spazi.
Dopo aver verificato l’assenza di divieti sulla costruzione di un pollaio bisognerà rispettare alcune regole come la distanza minima dal confine del vicino. Bisognerà poi anche controllare il numero massimo di animali concesso: se il Comune non ha previsto questo cavillo, non vuol dire che non esiste un limite. Il proprietario dovrà sempre e comunque rispettare le norme della buona convivenza come gli eccessi di rumori e odori.

 

Leggi anche: Formiche in casa: se posizioni questo a terra spariranno

Leggi anche: Allerta zanzare, stanno trasmettendo questa malattia: numerosi casi

Comunicazione all’ASL…

Dopo il controllo delle regole e delle leggi locarli bisognerà seguire delle procedure obbligatorie dell‘ASL previste dalla normativa vigente e valide su tutto il territorio. Il pollaio dovrà essere registrato presso il servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale. Basterà presentare un modulo nel quale, oltre i dati del titolare e il luogo del pollaio, saranno riportati il numero di animali, la specie e la finalità della realizzazione come ad esempio pollaio domestico per autoconsumo. In questo modo l’ASL avrà la possibilità di monitorare la gestione e la stato di salute di tutti gli allevamenti.