Frutta, non immagini: l’orario migliore per gustarla

La frutta è un alimento amato da molti italiani, ma spesso si ignora che mangiata in un determinato orario può far male

frutta orario migliore per mangiarla
Frutta (Foto Canva – ecoo.it)

Moltissimi gli italiani che amano a frutta. Che faccia parte di una dieta, che sia per uno spuntino o dopo i pasti è tra gli alimenti più mangiati all’interno della giornata. Dai classici a quelli più esotici, in base al periodo dell’anno si ha sempre una vasta scelta.

Ma in molti non sanno che se ingerita in un determinato momento della giornata potrebbe far male, compromettendo la digestione. Quindi ecco, gli orari migliori per poter mangiare la frutta durante l’arco della giornata.

Frutta, gli orari consigliati

Prima informazione fondamentale da conoscere è che sia l’Istituto Superiore di Sanità che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano il consumo di frutta, massimo 2 volte al giorno. A differenza della verdura ad esempio, che può essere mangiata sia a pranzo che a cena, per la frutta la questione è differente.

La frutta è ricca di fibre, sali minerali, antiossidanti, acqua e vitamine  ma non solo. Infatti contiene anche zuccheri naturali, come il fruttosio che vengono assorbiti in fretta durante la digestione. Per non perdere nessun beneficio, sarebbe meglio quindi mangiare la frutta in determinati orari come merenda a metà mattina e/o metà pomeriggio. Anche come colazione è ottima, magari accompagnata ad esempio ad uno yogurt.

Ovviamente non è vietato mangiarla a cena o a pranzo, ma bisogna sapere che dato che di solito si ingeriscono cibi quali pasta che sono ricchi di carboidrati cioè zuccheri complessi, che a differenza però di quelli della frutta impiegano maggior tempo ad essere digeriti. Un eccessivo “accumulo” di zuccheri poi inevitabilmente rallentare la digestione. Questo potrebbe portare a malesseri come pesantezza, aerofagia, gonfiore o meteorismo.

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Quindi, nonostante la frutta sia molto amata e tanto apprezzata soprattutto dopo i pasti, perché lascia freschezza e dolcezza al palato, è meglio prestare attenzione nei momenti nei quali consumarla, soppesando per bene la scelta. Se proprio non si riesce a farne a meno dopo pranzo e cena, basterà dunque diminuire i carboidrati e sicuramente evitare il dolce.