Formiche, scoperto un nuovo gene: modifica questo loro comportamento

Le formiche sono tra gli insetti più studiati, sia per la loro organizzazione sociale, che per le loro caratteristiche genetiche

formiche gene dell'ozio
Formica (Foto Pixabay – ecoo.it)

Purtroppo sono davvero poche le persone che sono riuscite a sfuggire alla storia della cicala e della formica, racconto moralizzante sulle virtù dell’operosità e sulla condanna dell’ozio della cicala. La formica protagonista della storia, che in una prima fase sembra essere personaggio meno interessante, alla fine si ritrova vincitrice. La sua operosità riesce a farle guadagnare quel riscatto sulla cicala tanto sperato. Ed in effetti, nonostante le formiche siano degli insetti piccoli, molto comuni, e con attività estremamente ripetitive, sono allo stesso tempo tra i più studiati dagli entomologi.

In particolare, a destare il loro interesse, è la suddivisione e l’organizzazione sociale in ruoli ‘professionali’, che si potrebbero anche chiamare ‘caste’. C’è chi reperisce il cibo, chi scava i tunnel, chi nutre le larve, chi si occupa della regina. Ed ogni ceto sociale svolge il proprio lavoro in maniera quasi ossessiva, investendo tutte le proprie energie e sacrificando il singolo al gruppo. Ma non è così per tutte le formiche.

Formiche, il gene che le fa diventare pigre

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Formiche in gruppo (Foto Pixabay – ecoo.it)

Approfondendo ulteriormente lo studio sull’organizzazione sociale delle formiche, gli scienziati hanno scoperto che esiste una ‘casta’ di formiche nullafacenti, parassite del lavoro altrui. Di cui inizialmente non erano riusciti a spiegarsi l’esistenza. Questi insetti sono diventati il centro degli studi degli entomologi del Laboratorio di Evoluzione Sociale e Comportamento della Rockefeller University. Sono state nominate parassite senza lavoro. Vivono con un basso profilo, cercano di farsi notare il meno possibile e prendono dal gruppo ciò che è necessario per la loro esistenza senza mai dare nulla.

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E soprattutto la caratteristica che ha fatto accendere la lampadina ai ricercatori. Questo comportamento pigro, che contravviene ai luoghi comuni sulle formiche, viene trasmesso da genitori alla prole. E secondo gli entomologi non può essere solo l’apprendimento di un comportamento. Ci deve essere di più. Scavando scavando nel codice genetico è stato scoperto un gene mutante in queste formiche, simile a quello delle regine, che le rende socialmente parassitarie.

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Senza però avere quel ‘sangue blu’ che ne legittima l’ozio. Rimangono alcuni misteri. Ad esempio come mai queste formiche oziose riescano a vivere nel gruppo senza essere contestate o allontanate dalle altre. Dal momento che gli scienziati sono riusciti ad isolarne il gene mutante, gli studi successivi risponderanno alle molte domande su questa casta parassita.