Fichi: non sono vegani, spiegato il motivo

I fichi sono frutti buonissimi e amati da tutti. Eppure nonostante ciò, questi non possono essere considerati vegani. Il motivo? Incredibile

perché fichi prodotto non vegano
Fichi – Adobe – Ecoo.it

I vegani sono persone che scelgono di non consumare alcun prodotto di origine animale, compresi latticini, uova e miele, e di evitare qualsiasi prodotto o servizio che sfrutti o danneggi gli animali. Ciò include anche l’utilizzo di abbigliamento e accessori in pelle, lana e seta, nonché cosmetici e prodotti per la pulizia testati sugli animali. La motivazione principale per diventare vegani è spesso etica, ma ci sono anche motivazioni legate alla salute e all’impatto ambientale.

I vegani, dunque, mangiano una varietà di alimenti vegetali, come frutta, verdura, cereali, legumi, noci e semi. Possono anche mangiare prodotti a base vegetale come tofu, seitan e tempeh, che sono sostituti proteici delle carni, e possono utilizzare latte di soia, di mandorle o di avena per sostituire il latte di origine animale. Inoltre, i vegani possono anche mangiare cibi preparati specificamente per loro, come cibi in scatola, surgelati e snack, che sono realizzati senza ingredienti di origine animale. Ma allora perché il fico non è considerato un alimento vegano?

I fichi, il frutto “snobbato” dai vegani

I fichi sono frutti deliziosi provenienti dalla pianta del Ficus carica, che appartiene alla famiglia delle Moraceae. Sono considerati un simbolo di abbondanza in molte culture. Tuttavia, nonostante il loro gusto dolce e delizioso, non sono considerati alimenti vegani da alcuni. Ciò è dovuto alle fasi che precedono la maturazione del frutto, che non sono in linea con l’etica vegana di evitare la sofferenza degli animali. Nonostante questo, il fico può essere considerato un frutto a fini narrativi, ma non necessariamente nell’accezione scientifica del termine.

Il fico è un frutto che si sviluppa da un fiore invertito, che non può essere impollinato in modo tradizionale. Per poter riprodursi, la pianta si affida ad una tecnica particolare di impollinazione attuata da alcune vespe del genere Blastophaga psenes. Le vespe devono attraversare la minuscola fessura del fiore di fico e deporre le loro uova all’interno. Durante questo processo, la vespa femmina spesso muore e il suo corpo viene digerito enzimaticamente all’interno del fico.

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Secondo uno studio pubblicato su Biology Letters, l’impollinazione dei fichi da parte delle vespe Blastophaga psenes è una simbiosi che dura da 34 milioni di anni. Circa 800 specie di fichi vengono impollinate in questo modo. Questo accordo simbiotico, pur essendo “crudele”, porta un duplice vantaggio: il fiore viene impollinato e la piccola vespa può deporre le sue uova. A causa di questo processo di “morte”, molti vegani si rifiutano di mangiare i fichi, non considerandoli un alimento adatto per il loro stile di vita, poiché se tutti seguissero questa dieta potremmo guadagnare 30 anni di emissioni.