Cambiamenti climatici: quanto costano i disastri climatici ai paesi

I disastri climatici causati dal cambiamento climatici sono sempre più frequenti. Ma quanto costano ai Paesi?

costi danni ambientali
Inondazione – Adobe – Ecoo.it

Gli eventi climatici estremi stanno diventando sempre più intensi e frequenti a causa del cambiamento climatico. Il bilancio dei disastri causati dal cambiamento climatico (siccità, alluvioni, incendi, uragani) continua a crescere, raggiungendo cifre astronomiche nel 2022.

Ad esempio, l’uragano Ian che ha colpito gli Stati Uniti ha causato danni per 100 miliardi di dollari, di cui solo 60 miliardi coperti da assicurazioni. Le inondazioni subite dall’Australia hanno causato danni per 6,6 miliardi di dollari, di cui solo 4 miliardi coperti dalle assicurazioni. La copertura assicurativa facilita la quantificazione dei danni causati dagli eventi climatici estremi. Ma per i Paesi più poveri, le cose cambiano. E le perdite dovute ai danni…

Disastri ambientali, quanto pesano ai Paesi poveri

I paesi più poveri subiscono maggiori perdite in proporzione alla loro ricchezza economica complessiva a causa dei disastri climatici, nonostante essi abbiano meno attività economiche di rilievo coperte da assicurazioni. Secondo il rapporto GAR 2022 (Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction), i paesi a reddito basso e medio-basso perdono in media lo 0,8-1% del loro PIL nazionale a causa di disastri all’anno, rispetto allo 0,1% e allo 0,3% nei paesi ad alto reddito e medio-alto.

I paesi più poveri hanno anche le maggiori perdite in termini di vite umane e sconvolgimenti sociali a causa dei disastri climatici. Ad esempio, confrontando i due peggiori disastri climatici del 2022, l’uragano Ian ha causato 130 morti e 40.000 sfollati, mentre le inondazioni in Pakistan hanno causato 1.700 morti e 8 milioni di sfollati, con un impatto economico che si protrarrà a lungo termine in termini di aumento della povertà.

La mancanza di assicurazione contro i disastri climatici rappresenta un ulteriore ostacolo per la ricostruzione in paesi in via di sviluppo, dove il tasso di assicurazione è spesso inferiore al 10%, se non addirittura prossimo allo zero. Per capire l‘impatto dei disastri climatici sullo sviluppo economico e sociale, si può considerare il caso delle inondazioni in Pakistan rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030:

Obiettivo 1 (Sconfiggere la povertà): 9 milioni di persone sprofondate nella povertà;

Obiettivo 2 (Sconfiggere la fame): 7,6 milioni di persone in stato di insicurezza alimentare;

Obiettivo 3 (Salute e benessere): 17 milioni di donne e bambini a maggior rischio di malattie prevenibili;

Obiettivo 5 (Parità di genere): 640mila donne e ragazze più a rischio di violenza di genere;

Obiettivo 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica): 4,3 milioni di persone con perdita/interruzione del lavoro.

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Questo esempio mostra come i disastri climatici possono avere un impatto devastante sull’economia e la società di un paese e come sia importante prendere in considerazione le questioni ambientali nello sviluppo sostenibile. I disastri climatici come gli uragani e le inondazioni sono spesso i più visibili e fanno notizia, ma ci sono molti altri tipi di disastri climatici che hanno un impatto significativo sulla vita delle persone, come l’innalzamento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai, la desertificazione, il degrado dei terreni fertili e la siccità.

La siccità rappresenta il 15% dei disastri legati al clima e secondo il rapporto Drought in numbers dell’UNCCD (United Nations Convention to Combat Desertification) tra il 1970 e il 2019 ha causato 650.000 morti e perdite economiche globali per circa 124 miliardi di dollari. Nel 2022, oltre 2,3 miliardi di persone hanno affrontato lo stress idrico, con quasi 160 milioni di bambini esposti a siccità gravi e prolungate. Inoltre, bisogna sottolineare che i disastri “minori” come le alluvioni e le frane non vengono nemmeno considerati perché non hanno rilievo a livello nazionale, ma causano comunque perdite costanti a livello locale.

I costi indiretti dei disastri climatici includono l’interruzione delle catene di approvvigionamento, che ha ripercussioni globali, in particolare sulla sicurezza alimentare. Il cambiamento climatico tende a peggiorare questa situazione, poiché nelle zone costiere entro il 2100, più di 100 aeroporti saranno sotto il livello del mare e 350 saranno a rischio di inondazioni regolari. Ad esempio, la combinazione dei minori raccolti a causa della siccità e del blocco delle esportazioni di grano conseguenti all’invasione russa dell’Ucraina ha avuto effetti devastanti sui paesi più fragili, tanto che il World Food Programme ha definito il 2022 “un anno di fame senza precedenti“. Inoltre, i disastri climatici contribuiscono anche all’aumento dei costi delle materie prime e impongono la necessità di cambiare i modelli economici a cui siamo abituati.