Fasci vascolari di un filo d’erba che sorridono, la scoperta sensazionale che ci mette tutti di buonumore. Ecco di cosa si tratta.
Immagina di camminare lungo sentieri o prati e di imbatterti nell’erba fresca, un’immagine che ci mette di buonumore. Certo è che dopo avervi resi edotti sulla straordinaria scoperta rimarrete a bocca aperta e sì, vi verrà donato un sorriso. La Natura è meravigliosa anche se noi non siamo benevoli nei suoi confronti.
L’uomo ha sempre cercato di usare l’ambiente circostante per trarre dei propri vantaggi e questo egoismo lo si percepisce tutto, basta dare un’occhiata per vedere quante cose sono state rovinate. Ma al di là di questo realismo che puzza di pessimismo, andiamo a scoprire qualcosa di lieto.
Fasci vascolari di un filo erba che sembrano sorridere
Non possiamo sempre parlare di cose negative, è anche bello scoprire cose nuove e tirare un sospiro di sollievo. Quello che segue è una fotografia davvero curiosa che dopo anni di silenzi è tornata alla ribalta e che oggi ci lascia piacevolmente sorpresi. Avete capito di cosa si tratta? Guardiamola insieme.
In foto è rappresentata una scoperta di Phil Gates, un famoso biologo che mostra dei “sorridenti” fasci vascolari di un filo d’erba. Trattasi nello specifico dell’impianto di irrigazione interna presente in tutte le piante con radici. Un’immagine che risale al 1984, quando Gates è entrato all’università di Durham in Inghilterra.
Qui decise di osservare al microscopio l’ammofila (per chi non lo sapesse, è la comune erba che si trova su alcune spiagge in Europa). Chiaramente la sezione trasversale è stata poi colorata, Gates ha voluto usare i coloranti fluorescenti per un preciso motivo ovvero evidenziare i diversi tipi di cellule all’interno. Questo consente altresì di capire come le foglie si arrotolassero e srotolassero nei momenti di siccità.
Una gioia per gli occhi
Quello che notiamo dalla foto – che ha fatto il giro del web solo nel 2009 – assomigliano a “faccine” sorridenti. Vi ricordano qualcosa? Sicuramente le emoji che siamo abituati ormai a vedere nelle chat dei principali social. Se queste foto sono tornate in auge è proprio grazie al biologo che ha voluto condividere tale risultato sul suo blog.