Domotica, come aiuta nella transizione ecologica

La domotica diventerà sempre più parte integrante della progettazione degli ambienti umani e può essere anche un sistema per favorire la transizione ecologica in molte situazioni

come usare la domotica per risparmiare sulle bollette
L’importanza della domotica (foto da Canva) – ecoo.it

Probabilmente grazie allo sviluppo delle intelligenze artificiali vedremo il proliferare e il moltiplicarsi dei sistemi che nelle case, negli uffici e nei luoghi di lavoro in genere porteranno ad avere sempre più integrazione con la domotica. La domotica, nella sua definizione più grande, significa trasformare un ambiente con sistemi di automazione che sfruttano le tecnologie digitali. Se per esempio decidi di installare un sistema di illuminazione nel giardino che risponda al cambiamento tra giorno e notte per essere sempre sicuro di risparmiare e scegli un sistema digitale di controllo stai utilizzando il principio della domotica.

Ma questo nuovo modo di concepire il rapporto tra essere umano e costruzioni è molto più ampio e dalle possibilità veramente interessanti anche per permettere ad un pubblico più vasto di entrare nell’ottica di una transizione energetica reale. con i cambiamenti climatici che si fanno sempre più evidenti, e le cui conseguenze arrivano sempre più spesso in cronaca, occorre cambiare strategia e cambiare passo.

Perché la domotica può salvare il pianeta

Avere una casa che sia realmente a prova di futuro significa abitare ambienti che nel loro complesso sono riusciti a ridurre al minimo, o magari anche a zero, il consumo di energia e quindi le emissioni di gas climalteranti. Ma non esiste solo la risorsa energetica. Una vera casa che abbia affrontato la transizione ecologica è anche una casa in cui tutte le risorse, quindi anche l’acqua per esempio, vengono utilizzate solo nella giusta quantità.

aiuta

domotica in casa cosa fa
La domotica aiuta con la classe energetica (foto Canva) – ecoo.it

Ma è proprio a partire dall’energia elettrica e dal suo utilizzo consapevole e sostenibile che si può partire con un discorso di domotica legato al risparmio e al rispetto ambientale. In moltissimi negozi di elettrodomestici e tecnologia sono per esempio ora in vendita le cosiddette prese smart. Si tratta di prese in cui è inserito un sistema intelligente computerizzato che permette di gestire il passaggio di energia elettrica nella presa per esempio attraverso un’app da scaricare sullo smartphone. Attraverso l’app si può programmare il momento in cui viene consentito il flusso di energia e quando invece l’energia viene tolta. Con un lavoro minimo puoi quindi utilizzare le prese smart per accendere solo quando servono le luci esterne di casa, oppure anche l’illuminazione interna della tua abitazione, come pure far sì che gli elettrodomestici come la tv o il decoder smettano di consumare quando sono in stand by.

Un altro esempio di domotica a portata di mano sono le tende e le tapparelle per le quali, con un sistema simile alle prese smart, grazie alla domotica è possibile effettuare una transizione ecologica trasformandole in sistemi che automaticamente, in base ai parametri che vengono stabiliti, si aprono e si chiudono fornendo così una regolazione dell’illuminazione interna e riducono anche il ricorso ai condizionatori o ai termosifoni.

È transizione ecologica, dal giardino alla lavanderia

come funzionano le prese smart
Presa smart (foto da Canva) – ecoo.it

Come accennato, però, la domotica può essere utilizzata anche per la gestione dell’acqua oltre che dell’energia elettrica. Una applicazione facile, e che di nuovo può fare riferimento anche solo alle prese smart, è l’irrigazione del prato o l’innaffiatura delle piante sul balcone. Approntando un sistema di irrigazione automatizzata che tenga conto, tramite sensori della effettiva umidità della terra, del bisogno di attivare il flusso dell’acqua risparmi la risorsa idrica e allo stesso tempo potrai avere l’assoluta certezza di innaffiare solo quando le piante hanno bisogno mantenendole così in buona salute più a lungo.