Deforestazione: facciamo il punto sulle nuove leggi e le sanzioni previste

Nuove regole contro la deforestazione. La legge comunitaria è passata con una votazione che ha riportato 552 voti favorevoli, 44 contrari, e 43 astenuti

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Foresta (Foto da Canva) – Ecoo.it

“Fino ad oggi, gli scaffali dei nostri supermercati sono stati troppo spesso pieni di prodotti ricoperti dalle ceneri delle foreste pluviali bruciate e degli ecosistemi irreversibilmente distrutti e che avevano spazzato via i mezzi di sussistenza di popolazioni indigene”. Con queste parole Christopher Hansen, relatore della legge, sottolinea senza ombra di disinterpretazione, quanto sia le multinazionali, che le catene di distribuzione, che i consumatori finali, siano stati negli ultimi decenni responsabili pienamente della deforestazione mondiale. Il WWF tira fuori le stime asserendo che tra il 1990 e il 2020 è andata perduta un’area di foresta di dimensioni maggiori dell’Unione Europea.

La stessa associazione punta il dito sull’Europa per il 16% della deforestazione a livello mondiale, a causa dei profitti derivanti dal commercio internazionale. La commissione Europea, secondo le sue valutazioni, fa scendere da questa percentuale dal 16% al 10%. Ad aggravare la situazione, non soltanto la perdita di ettari di foresta, polmone del mondo.

La deforestazione per le popolazioni indigene

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Foresta (Foto da Canva) – Ecoo.it

Ma anche privazione delle risorse per le popolazioni indigene che nelle foreste vivono e da cui traggono il loro sostentamento. Purtroppo non è la prima volta nella storia in cui i profitti commerciali hanno portato alla perdita ed all’estinzione di società tribali autosufficienti. E probabilmente non sarà anche l’unica. Questo per sottolineare ancora una volta quanto il concetto di sostenibilità sia molto più complesso di quello comunemente inteso. Esso non può prescindere dal rispetto dei diritti umani. L’obiettivo della legge europea è di contrastare il cambiamento climatico. Tuttavia al momento, nonostante la votazione sia stata favorevole, si rimane nel campo delle intenzioni. Non sarà semplice proibire l’importazione e la produzione di olio di palma, soia, caffè, cacao, capi di bestiame, legname, gomma, derivati di carne bovina, mobili, cioccolato, carta. E l’elenco non sarebbe finito qui.

Cosa prevede la legge europea

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Foresta (Foto da Canva) – Ecoo.it

Riprendendo l’elenco di cui sopra, tutti questi prodotti, che contribuiscono alla deforestazione, non saranno più importabili e commercializzabili all’interno dell’Unione Europea. L’obiettivo è contrastare il cambiamento climatico. Per rinforzare le intenzioni serie della commissione europea, sono previste delle serie sanzioni per le aziende di distribuzione che non rispettano questa legge. È prevista la sottrazione fino al 4% del fatturato dell’azienda. Hansen conclude così la sua dichiarazione: “Sono sollevato dal fatto che i consumatori europei possano ora essere certi che non saranno più inconsapevolmente complici della deforestazione quando mangeranno la loro tavoletta di cioccolato o si godranno un meritato caffè”.