Come fanno i pappagalli a ripetere le nostre parole?

Quali sono i processi che stanno alla base di questo curioso fenomeno e come fanno i pappagalli a ripetere le parole che sono proprie del linguaggio umano.

Un pappagallo dispiega una delle sue ali
Un pappagallo dispiega una delle sue ali (Pixabay)

Come fanno i pappagalli a ripetere le parole? Ormai tale caratteristica fa parte dell’immaginario comune, avendola vista in particolar modo in tanti film, fumetti ed in altri ambiti dell’industria culturale e dell’intrattenimento. Però sono in pochi tra noi a conoscere i processi che permettono tutto ciò. Va detto che questa capacità risulta più o meno marcata a seconda della specie presa in considerazione. Il come fanno i pappagalli a ripetere le parole che appartengono al metodo di comunicazione verbale dell’uomo è sostanzialmente lo stesso.

Ma alcune specie di questi volatili tipici di latitudini esotiche mostrano una predisposizione maggiore nel parlare rispetto ad altre. Quella che più ha dato i risultati migliori nel replicare il linguaggio umano è l’Ara Macao. Inoltre influisce anche l’addestramento nel parlare. Risultati migliori si avranno se una persona spende del tempo ad insegnare al proprio volatile in che modo parlare nella maniera più ottimale possibile.

Perché i pappagalli parlano: capiscono le nostre parole?

Una bellissima variante di pappagallo
Una bellissima variante di pappagallo (Pixabay)

Ebbene, questi uccelli dai colori variopinti parlano come noi ma solo seguendo un mero processo di imitazione. Non sono in grado di elaborare in forma verbale quello che pensano. Si limitano a replicare qualcosa che sentono dalle persone che stanno accanto a loro oppure che a loro si rivolgono. E lo fanno grazie a diversi punti di convergenza proprio con l’apparato orale dell’uomo. I suoni che i pappagalli utilizzano per articolare le parole nascono da un sapiente uso della loro trachea, e la cosa è ben visibile da come muovono il collo in maniera spesso diversa ogni volta che esclamano una parola.

Difatti un pappagallo impegnato nel pronunciare qualche vocabolo del quale non conoscerà ovviamente il significato non starà mai immobile con il corpo. Oltre al becco, farà dei movimenti anche con il collo. E va detto che questi pennuti non possiedono le corde vocali, a differenza nostra. Inoltre si tratta di un comportamento che è tipico di un animale che si trova a proprio agio sia nell’ambiente in cui vive sia con gli individui umani che eventualmente è abituato a vedere ogni giorno.

Ma c’è un altro uccello che sa parlare come i pappagalli

Inoltre i pappagalli non solo replicano le parole imparando ad esclamarle in maniera molto ben definita ma fanno lo stesso anche con altri tipi di suoni a noi familiari, come ad esempio un motivetto fischiettato. Qualora dovesse sentirlo spesso, un pappagallo prima o poi finirà con il fare la stessa cosa.

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Il procedimento specifico che consente tutto questo è da ricondurre alla fistole, che è una membrana posta fra la trachea e l’apparato respiratorio di questi uccelli. Questo, unito alla lingua dalle lunghezza considerevole, consente ai pappagalli di articolare dei suoni complessi, non replicabili per altre specie animali. Tranne che per la gracula religiosa, o merlo indiano, che è un’altra specie avicola capace di articolare suoni come quelli che produce la nostra specie.