Colonnine elettriche, arrivano gli incentivi: a chi sono rivolti

Arrivano nuovi incentivi per tutti coloro che vogliono mettere in casa delle colonnine per le ricariche elettriche: come funziona.

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I nuovi incentivi per installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici (Ecoo.it)

In questi ultimi anni, tutti abbiamo capito quant’è importante creare delle energie alternative. Le risorse che ci offre il nostro il pianeta non sono infinite, infatti, tra qualche anno, le macchine a benzina e diesel non verranno più prodotte proprio per ridurre l’inquinamento ed il consumo di petrolio.

È da diverso tempo ormai che le automobili elettriche hanno preso piede. Oggi, sul mercato si trovano auto puramente elettriche, altre con un motore ibrido e di diverse prestazioni.

I veicoli elettrici stanno migliorando sempre di più, soprattutto nella durata della batteria che, all’inizio, permetteva di percorrere pochissimi chilometri. Oggi, invece, i chilometri percorsi e i tempi di ricarica delle batterie sono sempre più vicini alla richiesta degli automobilisti e stanno migliorando sempre di più.

Per incentivare le persone ad acquistare veicoli elettrici ci sono diversi incentivi, così come ce ne sono per installare delle colonnine per la ricarica elettrica. Vediamo subito nel dettaglio a quanto ammontano questi aiuti e a chi sono rivolti.

Nuovi incentivi per installare le colonnine elettriche per la ricarica delle auto: di cosa si tratta

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Ragazza che aspetta che la sua auto si ricarichi (Ecoo.it)

Chi ha un’automobile elettrica sa benissimo che ci sono solo due modi di ricaricare la batteria della propria auto: si può dirigere ad una colonnina pubblica, installate presso negozi, parcheggi e spiazzali, oppure ci si può installare in casa una colonnina.

Questa seconda opzione è molto comoda soprattutto per chi utilizza l’auto ogni giorno ed ha necessità di caricarla durante la notte o negli orari in cui è in casa. Infatti, presso le colonnine pubbliche, bisogna lasciare l’auto diverse ore e sostare nei paraggi, a ricarica terminata l’auto va tolta dalla postazione per permettere, giustamente, anche ad altre persone di ricaricare la propria automobile.

Quindi, avere una colonnina di ricarica in casa permette di essere più autonomi e non dover preoccuparsi anche degli altri. Bisogna anche tener presente che, nelle stazioni di ricarica pubbliche, per ricaricare alcuni veicoli ci vogliono anche più di 4 ore.

Negli ultimi due anni, nel 2022 e nel 2023, sono stati stanziati ben 80 milioni di euro per incentivare l’installazione delle colonnine elettriche presso condomini e case private.

Dopo una lunga attesa, dovuta alla pubblicazione dei decreti interministeriali, finalmente sono stati resi disponibili gli incentivi destinati ai privati e ai condomini per l’installazione di colonnine di ricarica e wallbox per veicoli elettrici e ibridi plug-in.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha sbloccato i tanto attesi 80 milioni di euro destinati agli impianti casalinghi di ricarica per veicoli elettrici, installati nel biennio 2022-2023. Attualmente, sono stati comunicati i termini relativi ai lavori effettuati nel 2022; i dettagli riguardanti il 2023 verranno annunciati nelle prossime settimane.

Come funzionano gli incentivi

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Auto elettrica in carica (Ecoo.it)

Per il 2022 saranno stanziati 40 milioni di euro, altri 40 milioni per le installazioni avvenute quest’anno, nel 2023. Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 19 ottobre del 2023 fino al 2 novembre 2023 e riguarderanno le colonnine elettriche installate tra il 4 ottobre ed il 31 dicembre 2022.

L’incentivo prevede il rimborso dell’80% del costo di acquisto e di installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica, come colonnine o wallbox. L’importo massimo del contributo è di 1.500 euro per i privati e può arrivare fino a 8.000 euro se si tratta di installazioni nelle parti comuni di edifici condominiali.

Tutti i cittadini interessati all’incentivo potranno presentare la domanda tramite una piattaforma online gestita per conto del Ministero da Invitalia. L’accesso sarà consentito solo tramite identificazione digitale (Spid), carta d’identità elettronica (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta effettuato l’accesso, sarà possibile completare la domanda di rimborso seguendo le istruzioni fornite.

Le domande saranno accettate in base all’ordine cronologico di presentazione e il rimborso delle spese delle installazioni verrà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente nella domanda.

Per ottenere ulteriori informazioni e chiarimenti, è possibile contattare Invitalia tramite il form presente sul sito ufficiale oppure si può chiamare il numero verde gratuito 800 77 53 97 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18).

Le richieste di chiarimento ricevute riceveranno risposte attraverso le FAQ (risposte alle domande frequenti). Non saranno fornite risposte relative a casi specifici, ma solo a quesiti di carattere generale legati all’interpretazione delle normative in vigore.