Allarme incendi in Europa, i dati sono agghiaccianti: “Inquinano come 10 milioni di auto”

Gli incendi che stanno devastando l’Europa intera hanno fatto scattare l’allarme: “Inquinano come 10 milioni di auto”. L’appello della Società Italiana di Medicina Ambientale

incendi corfù e rodi
Incendi in Europa: dati agghiaccianti (Canva) – ecoo.it

Nelle ultime settimane, gli incendi che hanno devastato l’Europa hanno spinto la comunità scientifica ad analizzare la situazione da vicino. Sembrerebbe che i roghi divampati nelle isole greche di Rodi e Corfù – qui per scoprire come comportarsi in situazioni di emergenza – fossero di origine dolosa.

Migliaia le case distrutte e le persone evacuate da entrambe le isole, che durante l’estate divengono la meta prediletta di turisti, ormai costretti a posticipare le loro partenze. Ma la Grecia, in questo particolare periodo dell’anno, non è stata l’unica Nazione europea che si è ritrovata accerchiata dalle fiamme.

Anche l’Italia, negli scorsi giorni, ha visto il divamparsi di incendi che hanno messo e stanno continuando a mettere in difficoltà non solo la popolazione locale, ma persino i vigili del fuoco e i sanitari che stanno operando per prestare soccorso. Toccata pesantemente la regione Sicilia, con Palermo avvolta dalle fiamme sviluppatesi dalla collina di Bellolampo e dal promontorio di Capo Gallo, fino ad intaccare lo scalo aeroportuale. Il numero delle vittime accertate, per quanto concerne il capoluogo dell’isola, è di tre persone.

Non sono mancati incendi anche in Puglia, presso la pineta di Torre Mozza situata in provincia di Lecce, dove le fiamme altissime hanno immediatamente determinato l’evacuazione dei turisti. Persino a Ciampino, presso l’impianto di stoccaggio di rifiuti ecologici situato in via Enzo Ferrari, l’innalzamento di una colonna di fumo contribuiva ad allarmare non solo i dipendenti, ma anche i residenti delle zone limitrofe (fortunatamente, non si è registrato alcun ferito).

Sembrerebbe che la situazione incendi – molti dei quali si è scoperto essere di natura dolosa – debba condurci ad interrogarci non solo sui possibili danni che tali episodi arrecano alla vita delle persone, ma anche su quelle che sono le conseguenze negative per quanto concerne l’ambiente. Qual è, in sostanza, il prezzo che l’ecosistema paga di fronte a simili fenomeni?

Allarme incendi in Europa, situazione agghiacciante: “Inquinano come 10 milioni di auto”

È la Società Italiana di Medicina Ambientale, con presidente Alessandro Miani, ad illuminarci rispetto alla gravità di fenomeni quali gli incendi (i quali, negli ultimi tempi, starebbero bersagliando l’Europa da ogni parte). Miani, in un’intervista, ha parlato di emissioni di carbonio equivalenti a quelle “emesse da 10 milioni di auto nello stesso periodo“. Si tratta, nella fattispecie, del livello più alto mai registrato negli ultimi 17 anni.

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Incendi: quanto inquinano? (Adobe Stock) – ecoo.it

Questi incendi, oltre a distruggere la flora e la fauna interessate dallo scoppio dei roghi – e a mettere seriamente in pericolo la vita di milioni di persone -, rilasciano quantità di anidride carbonica che atterriscono al solo menzionarle. Nel 2022, andando ai numeri, nell’atmosfera sono state emesse 9 megatonnellate di carbonio, prodotte dai circa 2.700 incendi verificatisi nel medesimo anno. Solo in Italia, la CO2 proveniente dalla combustione generata dagli incendi è stata pari a 1 milione e 900.000 tonnellate.

A tutto ciò si devono aggiungere i livelli esorbitanti di ossidi di azoto e di PM 2.5 che sono rovinosamente finiti nell’atmosfera (solo in Italia, nel 2022, sono stati rispettivamente 2.750 tonnellate e 7.500 tonnellate). Che la situazione ci stia sfuggendo di mano è ormai un fatto più che assodato. Resta da comprendere quali siano le cause a monte di fenomeni con un potenziale distruttivo di tale portata, e come comportarsi in caso di pericolo.

Incendi, cosa li scatena? Scopriamo le cause a monte, e come comportarsi in caso di pericolo

cosa fare in caso di incendio
Numero per le emergenze (Canva) – ecoo.it

Come sottolineato dal presidente di Sima, a prescindere dalla loro natura dolosa o colposa, la stragrande maggioranza degli incendi avrebbe a monte proprio i cambiamenti climatici innescati dall’attività umana. L’uomo, ha spiegato Miani, avrebbe prodotto delle modificazioni a livello ambientale che, a loro volta, “sono responsabili di temperature tali da favorire il susseguirsi di incendi“. Non ci sono dubbi, dunque, che i roghi ai quali stiamo assistendo in questi giorni siano relazionabili dal fattore antropico.

Quanto ai corretti comportamenti da adottare in caso di incendio, la prima azione da compiere è proprio quella di allertare il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, o in alternativa il numero unico del 112. È inoltre opportuno, laddove ci si trovi nei pressi di un incendio, allontanarsi il più possibile dal luogo in cui provengono le fiamme (avendo cura di camminare nella direzione opposta al vento, in maniera tale da scongiurare il rischio che il fuoco, nel propagarsi, ci travolga in pieno).