Affettati, ti sveliamo ogni quanto dovresti mangiarli

Gli affettati e gli insaccati sono un’eccellenza culinaria nostrana davvero gustosa e invidiata in tutto il mondo: il parere dei nutrizionisti circa la frequenza del consumo corretto in una dieta equilibrata

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Tagliere di salumi (Adobe) – Ecoo.it

Tra le maggiori eccellenze culinarie nostrane, i salumi sono una pietanza caratteristica del territorio, diversificata regione per regione, facente parte della tradizione. Un tramonto in collina coronato da un tagliere ricco di affettati e un calice di vino rosso, questo è uno degli immaginari più frequenti che rende celebre l’Italia nel mondo, grazie all’elevato pregio dei prodotti che fanno parte anche del Made in Italy.

Per quanto gustosi e saporiti, pressoché irrinunciabili per ogni amante della cucina, i salumi sono tuttavia un alimento da limitare in un regime alimentare equilibrato, come da consiglio dei nutrizionisti. Scopriamo con precisione qual è la quantità consigliata al consumo per non eccedere senza rinunciare all’inconfondibile gusto che caratterizza i numerosi e amati prodotti del settore.

Affettati, eccellenza culinaria italiana

Tra le pietanze più amate che caratterizzano la tradizione nostrana, affettati e insaccati rappresentano un vero e proprio simbolo di piacere culinario, specie in associazione a formaggi e vino rosso, altre straordinarie eccellenze del territorio. Tuttavia, per quanto irrinunciabili, i nutrizionisti consigliano di adottare un consumo moderato.

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Affettati e vino rosso (Adobe) – Ecoo.it

Per prima cosa è bene porre una distinzione tra affettati e insaccati che non corrispondono allo stesso tipo di prodotto, bensì risultano diversificati dalla procedura di ottenimento. Gli insaccati vengono realizzati con la carne trita o cotta contenuta in un involucro, budello animale o sintetico, che viene speziata, stagionata e in alcuni casi anche affumicata e nella maggior parte dei casi si presenta come più grassa e calorica. I salumi non insaccati invece sono dei tagli di carne interi, come ad esempio il prosciutto, che subiscono processi di stagionatura e aromatizzazione.

Affettati: cosa ne pensano i nutrizionisti?

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Insaccati (Adobe) – Ecoo.it

Gustosi e saporiti, irrinunciabili per un “peccato di gola” dando uno strappo alla regola alla dieta, insaccati e affettati sono eccellenza culinarie del territorio, tuttavia sottoposte ad alcuni suggerimenti da parte dei nutrizionisti. Da consumare con moderazione, per seguire un regime alimentare equilibrato, è necessario consumare insaccati una sola volta a settimana, per un totale di 50 grammi, mentre è possibile consumare due volte gli affettati, in ogni caso per un massimo di 50 grammi totali.