Zecche: quando si rischia di trovarle nel letto

Sono tre, tra le oltre 900 che popolano tutto il mondo, le specie di zecche più diffuse all’interno dei confini dell’Europa mediterranea: la Dermacentor reticulatus, la Ixodes ricinus e la Rhipicephalus sanguineus. Solo gli specialisti muniti di microscopio sono in grado di riconoscerle e di cogliere le rispettive differenze.

È infatti arduo distinguerle a occhio nudo e – a meno che non ci si voglia specializzare in questo ambito – forse anche evitabile: nel caso ci si stia comunque provando con grande scrupolosità, vuol dire che probabilmente sono state trovate nella proprio dimora, ad esempio nel letto. Come sono arrivate?

Zecche nel letto: quando può accadere  

Zecche letto biancheria animali domestici
Zecche tra i peli di un cane: il miglior amico dell’uomo potrebbe inconsapevolmente essersi trasformato in un corriere, a bordo del quale è salito il microscopico ospite (Adobe Stock)

Non è mai piacevole – mentre ci si trova a casa, appena svegliatisi – osservare una parte del proprio corpo punta da una zecca. Non solo si iniziano a considerare immediatamente le minacce per la salute ma, a meno che non si sia stati vittima del morso durante la giornata precedentemente trascorsa in campeggio o a fare una passeggiata nella natura incontaminata, sorge spontaneo concludere che questo artropode appartenente all’ordine degli Ixodidi si annidi nel letto. Oltre al panico è istintivo chiedersi come si sia infiltrato.

La risposta potrebbe celarsi tra i peli del proprio cane: si deve infatti necessariamente valutare l’ipotesi che il miglior amico dell’uomo si sia inconsapevolmente trasformato in un corriere a quattro zampe, a bordo del quale è salito il microscopico ospite.

Leggi anche: Non comprate queste uova: potrebbero essere infette

É in primis fondamentale rimuovere coperte, lenzuola e cuscini e lavarli accuratamente – in lavatrice – ad almeno 60 gradi (i fastidiosi ospiti protagonisti dell’articolo, a dispetto di quanto comunemente si creda, sopravvivono infatti anche a un lavaggio completo a 40 gradi). Lasciar poi asciugare il bucato lontano da erba alta, cespugli, siepi e fogliame eventualmente accumulatosi in giardino (e che nel caso è necessario rimuovere perchè possibile fonte di zecche) o ancora meglio in asciugatrice (complice le alte temperature, sarebbe ulteriore garanzia di aver debellato anche le più indomiti superstiti).

Leggi anche: Allarme zecche: ecco dove si nascondono in casa

In secondo luogo, viene in soccorso una delle tante perle disseminate nei secoli dalla saggezza popolare e tramandate con lungimiranza ai posteri: “prevenire è meglio che curare”. Per non avere più spiacevoli sorprese è necessario dedicare maggiori attenzioni al proprio animale domestico attraverso un’ispezione scrupolosa e minuziosa: l’ospite sgradito potrebbe annidarsi nella zona dentro e intorno alle orecchie, in quella ascellare, inguinale e interdigitale e nel collo. Fondamentale spazzolarlo e toelettarlo ogni qualvolta rientra tra le mura domestiche.

La prevenzione può essere gestita al meglio con uno dei tanti prodotti approvati dai veterinari e disponibili sul mercato. Si può ricorrere all’uso di trattamenti topici, di collari e di shampoo: ognuno è pensato per soddisfare esigenze specifiche.