West Nile trasmessa dalle zanzare: cosa sta succedendo in Italia

West Nile virus: aumenta il numero di persone contagiate così come le vittime in Italia. Di che cosa si tratta e cosa fare per proteggersi

West Nile trasmessa dalle zanzare
Zanzare (Foto Adobe)

Sono in aumento i casi mortali di West Nile, anche detta febbre del Nilo, nel nostro Paese. Si tratta di una malattia provocata dal virus West Nile, una patologia che prende il nome dal distretto dell’Uganda in cui fu osservato per la prima volta, nel lontano 1937. Attualmente il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America e in Italia i casi sono in sostanziale aumento.

Il principale vettore della malattia sono le zanzare, specialmente del genere culex, e le attuali condizioni di caldo e umidità non fanno che aumentare il rischio di contrarre la malattia. Solo da giugno 2022, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono 94 i casi confermati di infezione nell’uomo in Italia.

West Nile virus: sintomi, prevenzione e la situazione in Italia

West Nile trasmessa dalle zanzare
Zanzara (Foto Adobe)

Cresce l’allarma per la Febbre del Nilo nel nostro Paese. Solo in provincia di Padova sono 49 i contagi accertati negli ultimi 20 giorni. 12 persone di un’età compresa tra i 30 e gli 80 sono ricoverate, alcune con sintomi gravi, 3 le persone in terapia intensiva. Si contano già 4 vittime. E non solo nel padovano, sono registrati decessi anche a Venezia, in Emilia-Romagna e in Piemonte.

I sintomi della malattia sono piuttosto generici: febbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei e linfonodi ingrossati. Il periodo di incubazione varia fra i due e i 14 giorni dalla puntura della zanzara infetta. Molte persone incappano poi nel virus in maniera asintomatica. Nel caso invece di sintomi, questi possono durare da pochi giorni a qualche settimana nei casi più rari.

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Purtroppo non esiste ancora un vaccino per questa malattia quindi l’arma più potente rimane la prevenzione. È essenziale sia proteggersi dalla puntura di zanzare che cercare di limitare la proliferazione di questi insetti, risolvendo il problema alla radice. Molto spetta alle amministrazioni locali, che devono procedere alla disinfezione delle zone più a rischio e al drenaggio dell’acqua stagnante, terreno prediletto dalle zanzare per la riproduzione.

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Anche nel piccolo di ognuno si può fare qualcosa per ridurre il rischio di contrarre quest’infezione. Ad esempio utilizzando repellenti quando si passa del tempo all’aperto, proteggersi con vestiti a manica lunghi e pantaloni quando ci si reca in zone particolarmente infestate, installare zanzariere in casa ed evitare il ristagno di acqua di vasi e contenitori vari.