Ton 618, il buco nero più grande dell’universo: una massa 66 miliardi di volte quella del Sole

Nello spazio la materia assume le forme più diverse e in alcuni casi sembra quasi andare al contrario come accade con i buchi neri e ce n’è uno che si chiama TON 618 le cui dimensioni sono da Guinness dei primati.

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Spazio (foto da Canva) – ecoo.it

Il fascino di ciò che c’è al di là del limite della nostra atmosfera è difficile che si perda. Nel cosmo e nello spazio ci sono infatti tante domande e allo stesso tempo tante risposte anche al mistero del perché noi siamo qui adesso a parlare del cosmo, dello spazio e dei suoi misteri.

Ma oltre a quelle domande che riguardano la presenza o meno di altre civiltà, di altri esseri che come noi si fanno queste domande e che magari un giorno incontreremo, se non li abbiamo già incontrati, ci sono le domande e i calcoli che riguardano le entità che nello spazio si trovano effettivamente.

Dalla nostra prospettiva antropocentrica misuriamo ciò che c’è sulla Terra in base alla nostra misura media e quello che c’è nella galassia in base alla massa e alla dimensione del pianeta che abitiamo.

Ma per misurare TON 618 siamo dovuti passare al Sole come unità di misura e il numero che ne è uscito, secondo anche i calcoli fatti dalla NASA, è comunque enorme. Ma dove si trova TON 618 e com’è fatto?

Il buco nero iscritto nel Guinness dei primati, la massa di TON 618

come si formano i buchi neri
Buco nero (foto da Canva) – ecoo.it

I corpi celesti che vengono avvistati via via dagli strumenti sempre più all’avanguardia e che continuano a fare grandi scoperte lanciati nello spazio o utilizzati dalla superficie terrestre non hanno nomi interessanti e di solito si compongono di sigle e numeri che li fanno assomigliare ai droidi di qualche film di fantascienza.

Anche se questo buco nero è stato battezzato semplicemente TON 618, le sue dimensioni bastano a portargli rispetto. Si trova anche in un video che mostra proprio le dimensioni dei buchi neri più grandi presenti intorno a noi.

A realizzare il video è stata la NASA che è partita dalla misura del Sole per mostrare quanto enormi possano diventare quelli che un tempo erano stelle e che si sono trasformati in divoratori di materia.

Non a caso proprio nel video aggiornato con una nuova versione nel maggio scorso, in fondo alla classifica, perché più grande di tutti, c’è TON 618 grande come 60 miliardi di soli e con un’ombra talmente tanto estesa che un raggio di luce impiegherebbe settimane ad attraversarla tutta.

Ma dove si trova questo enorme buco nero? Per fortuna, verrebbe da dire, rispetto ad altri corpi celesti, si trova a 10,8 miliardi di anni luce dalla Terra. Si tratta di un buco nero che se si trovasse a distanza più ravvicinata dal nostro sistema solare ci avrebbe già ingoiati e insieme a noi altri 40 sistemi solari come il nostro.

Nella animazione prodotta dalla NASA il buco nero TON 618 e tutti gli altri insieme a lui sembrano però dei giganteschi vortici con al centro il vuoto. La parte luminosa che si vede è materia che viaggia a oltre 7000 km al secondo prima di essere ingoiata dal buco nero.

Quando una stella muore

Le stelle vengono citate moltissimo nella musica mondiale e in particolare vengono usate per descrivere tante volte l’amore. E le stesse canzoni d’amore possono darci anche una spiegazione in pillole dei buchi neri.

Perché i buchi neri, che come spiegato anche dal sito ufficiale della university of Chicago non sono altro che materia che viene compressa in uno spazio piccolissimo, nascono nel momento in cui enormi stelle collassano su se stesse per i motivi più diversi.

L’energia che le tiene accese si consuma e si comprime fino a dare vita a un punto nello spazio in cui si crea una forza gravitazionale tale per cui ciò che c’è intorno scompare, compresa la luce, e da qui viene l’idea del buco nero: un luogo nello spazio in cui neanche la luce sopravvive.

Una delle grandi domande che rimane ancora senza risposta, se non teorica, e che cosa c’è dentro i buchi neri in quella zona dove non c’è più nulla?