Siccità in Italia, a rischio anche il Natale: cosa può accadere

I risvolti nefasti della grave siccità in corso da mesi nel nostro Paese si protrarranno anche nel medio e lungo periodo. Lo scopriremo a nostre spese nelle Festività di fine anno

Un paesaggio naturale colpito da emergenza idrica
Un paesaggio naturale colpito da emergenza idrica (Pixabay)

Siccità, tra i tanti problemi causati da quanto di disastroso sta succedendo per via della gravissima emergenza idrica c’è proprio un qualcosa che è direttamente connesso con il Natale. E con quanto di solito avviene in termini di dinamiche industriali proprio con quella che è la festività più amata dell’anno. Infatti la siccità sta mettendo a durissima prova quella che è la coltivazione di abeti.

C’è una zona, tra le tante colpite dalla crisi che ha fatto abbassare di alcuni metri i corsi d’acqua e ritirare anche di centinaia di metri laghi e bacini. Per via della siccità in atto stiamo vivendo dei disastri in tanti settori. Il Po ad esempio non è mai stato così basso, e la cosa comporta danni per il comparto agricolo e per quello della pesca, oltre che per quello dell’allevamento. Con danni stimati in miliardi di euro da maggio ad oggi.

Siccità, è un vero disastro ed in tanti se ne accorgeranno a Natale

Un uccello tra i rami di un abete
Un uccello tra i rami di un abete (Pixabay)

Ma come se non bastasse, la siccità sta causando grossi problemi anche alla flora ed alla fauna locali. E ci sono specie aliene come un tipo di alga solitamente diffuso a latitudini più propriamente tropicali che stanno invadendo le rade acque di casa nostra. La mancanza di pioggia e di corsi di acqua naturali poi, come detto, si riflette anche sulle piantagioni destinate ad uso di abbellimento ed ornamentale.

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È proprio il caso degli alberi di Natale coltivati nel territorio della provincia di Arezzo e destinati solitamente alla vendita in tuta Italia. Purtroppo con l’emergenza idrica in corso la popolazione di abeti è drasticamente diminuita. La stessa cosa però sta accadendo anche con altre coltivazioni, come quelle di uva destinate come di consueto alla realizzazione dei diversi vini del luogo. Per farla breve, la situazione attuale legata all’emergenza idrica è la causa diretta di una crisi di produzione attuale e che si protrarrà di certo anche per il 2023.