Rinnovabili: il fotovoltaico che si srotola

il fotovoltaico che si srotola
Da oggi esiste il fotovoltaico che si srotola, basta con i pannelli rigidi, piatti quasi senz’anima; la Global Solar Energy che si occupa di impianti solari e film sottili ha creato il primo pannello fotovoltaico flessibile, che si può staccare ed attaccare senza intervenire sulle superfici dove lo si vuole applicare, come se fosse un vero e proprio adesivo.
E così dopo lo spray fotovoltaico di cui vi abbiamo già accennato qualche giorno fà, è di questi giorni la notizia di questo nuovo pannello solare non rigido ma bensì flessibile con i vantaggi che una soluzione simile permette di ottenere, come ad esempio lo spazio ridotto che occupata. Le strisce sono lunghe circa 6 metri e larghe circa 45 cm ma hanno il vantaggio di non avere nessuna griglia di supporto, a tutto vantaggio dello spazio a disposizione.
 
La loro installazione invece costa quanto quella dei più tradizionali pannelli fotovoltaici in silicio policristallino. Soddisfatto il presidente della Global Solar Energy secondo cui “una maggior superficie implica un maggior rendimento dell’impianto” e garantisce che questo tipo di pannello solare lavoro in maniera ottimane anche nel caso in cui la radiazione non lo colpisca direttamente. Attualmente questo nuova generazione di impianti solari sta aspettando di ottenere la certificazione di conformità, dopo di chè si partirà con la produzione sperando che soluzioni simili molto presto vengano importate in Italia, ne avremmo un gran bisogno.
 
Fulcro di questa nuovo tecnologia è la cosidetta CIGS che altro non è che le iniziali dei materiali che sono stati impiegati per la sua costruzione: Copper (rame), Indio, Gallio e Selenio; una bella novità tecnologica che porta una ventata di “freschezza” sia nel campo dell’innovazione ma soprattutto nel campo dell’energia solare, settore e fenomeno che pian piano sta prendendo sempre più piede dalle nostre parti.